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sandro

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Contenuti inseriti da sandro

  1. sandro

    Enbu al Saikōji

    Mi sembra che fossi l'unico a non indossare dei tabi. Negli allenamenti non si indossano mai (anche se le ragazze li calzano in inverno) e domenica era una giornata particolarmente calda. Ad ogni modo non si trattava di sassi così pericolosi tali da compromettere la riuscita dell'azione
  2. sandro

    Enbu al Saikōji

    Vi ringrazio ragazzi, ma dubito fortemente che si possa diventare ambasciatori senza aver fatto la carriera diplomatica. Anche se un simile incarico non mi dispiacerebbe affatto
  3. sandro

    Enbu al Saikōji

    Grazie mille per i vostri apprezzamenti. E' per me un piacere poter condividere con voi questi momenti, sono molto felice di farlo. Avevo già partecipato ad altri enbu in passato, sempre in Giappone, ma ad un tempio era la prima volta. Essendo Chōfu una città periferica di Tōkyō, gli abitanti non sono abituati a vedere molti stranieri in giro. Molte persone mi hanno rivolto gentilmente la parola al termine dell'evento. Per rispondere a Paolo cito direttamente alcune righe tratte da Wikipedia:"...Anche se Tōkyō viene considerata come una delle maggiori città del mondo, per la legge giapponese è considerata una metropoli piuttosto che una città, e sotto molti aspetti simile alle altre prefetture (県 ken) giapponesi. Consiste di 23 quartieri speciali (区 ku) che comprendono quella che in precedenza era la città di Tōkyō suddivisa ora in municipalità che si autogovernano, e comprende inoltre altre 26 città (市 shi), 5 paesi (町 chō o machi) e 8 villaggi (村 son o mura), ognuno dei quali possiede un governo locale. I confini di Tōkyō si estendono fino alle Isole Ogasawara nell'Oceano Pacifico, distanti fino a 1.000 km. Il Governo Metropolitano di Tōkyō è condotto da un governatore pubblicamente eletto e da un'assemblea metropolitana con sede nel quartiere di Shinjuku..." A Musashi: ogni koryū (termine con il quale si definisce un'arte marziale tradizionale giapponese nata prima dell'Epoca Meiji) di spada ha un suo proprio bokutō, che per forma e peso differisce totalmente dalle altre tradizioni. Quello della Tennen Rishin Ryū si chiama Omote Bokutō, probabilmente la spada di legno più pesante utilizzata in una koryū: il suo peso oscilla tra 1,8 e 2,0 chilogrammi. Oltre al peso sono anche le dimensioni che fanno la differenza: la tsuka è così grande da far risultare difficile l’impugnatura. In questo modo, il praticante acquisisce d’altra parte una forza non indifferente che conferirà un controllo ed una precisione maggiore durante gli attacchi con una spada o con il bokutō normale. Ovviamente, ci sono anche delle sezioni che vengono eseguite con il fukuro shinai e con il bokutō standard, quello che si può trovare tranquillamente anche in Italia e che per forma e peso rispetta i criteri della Zen Nippon Kendō Renmei. Ad ogni modo, il 5 ed il 6 Novembre saremo ad Aomori, precisamente nella città di Hirosaki. La Tennen Rishin Ryū prenderà parte, insieme a tutte le altre scuole tradizionali registrate presso la Nihon Kobudō Kyōkai, al Taikai annuale che ogni anno si tiene a Marzo nel Budōkan di Tōkyō. Quest'anno, data la catastrofe che ha colpito il Giappone, non si è tenuto. Il ministero della cultura ha quindi deciso di organizzare il tutto nell'estremo nord dell'isola di Honshū, per simboleggiare la rinascita di quelle zone devastate anche attraverso le arti marziali tradizionali. I proventi andranno alle migliaia di persone che hanno perso tutto quello che avevano. Come italiano residente in Giappone sarò fiero di poter prendere parte ad un simile evento
  4. sandro

    Enbu al Saikōji

    Domenica scorsa si è tenuto al Saikōji, nella città di Chōfu a Tōkyō, uno enbu della Tennen Rishin Ryū in occasione della ricorrenza della nascita di Kondō Isamu, caposcuola di quarta generazione e comandante della Shinsengumi. Sono state dimostrate sezioni di battōjutsu, kenjutsu, kumiuchi, kogusoku e suemonogiri. Di seguito allego qualche foto che è stata fatta da cari amici venuti apposta per l'occasione
  5. sandro

    Salve a tutti !

    Benvenuto sul forum, l'acquisto del Nagayama in italiano (come suggerito dagli altri) è il primo passo da fare per intraprendere uno studio serio
  6. sandro

    Jutaijutsu Ukemi Waza

    Grazie mille per il video Kashima, davvero molto ben realizzato. Una sola domanda: la vostra scuola specifica è la Takagi Yōshin Ryū?
  7. sandro

    salve!

    Benvenuto sul forum. Sono certo che qui ti troverai bene. E' probabile che utilizzando la funzione ricerca all'interno del forum troverai già le risposte a molti dei tuoi interrogativi. In caso contrario, sentiti pure libero di porre i quesiti che ti interessano
  8. sandro

    Salve!

    Benvenuto sul forum Emanuele, sono certo che qui troverai le informazioni che ti occorrono
  9. Benvenuto Luca, complimenti per la tua passione
  10. sandro

    salve

    Benvenuto Gabriele
  11. Allora, il titolo onorifico Emon no Jō fu stabilito all'interno del codice Ritsuryō, nel quale erano elencati tutti i gradi di corte dai più alti ai più bassi. I prefissi "Sa" e "U" hanno sempre indicato la sinisitra e la destra, ossia le due fazioni di cui la corte imperiale era composta. Nel nostro caso, i titoli Saemon no Jō e Uemon no Jō erano sotto l'egida dello Emonfu, il quartier generale delle guardie di palazzo. Queste onorificenze (non molto alte peraltro) venivano assegnate generalmente ai guerrieri, ritenuti i più adatti alla difesa del palazzo. Saemon no Jō era l'ufficiale della divisione di sinistra, mentre Uemon no Jō era l'ufficiale della divisione di destra
  12. Di nulla Pica. Il titolo onorifico Saemon no Jō è senz'altro utilizzato dagli spadai Bizen, ma non da Yasumitsu
  13. Ciao Pica, la mei della prima lama recita Rai Kuniyoshi, mentre quella della seconda Bishū Osafune Jū Saemon no Jō Yasumitsu sul lato omote e Ōei Nijūichinen Nigatsu Kichijitsu (un giorno fortunato di febbraio del 21° anno dell'Era Ōei - 1414). In entrambi i casi credo si tratti di gimei, anche abbastanza riconoscibili. Nel primo caso, Rai Kuniyoshi non mi sembra che incidesse l'ideogramma Yoshi in quel modo; è dunque probabile che siamo di fronte ad uno utsushi. Nel secondo caso la spada dovrebbe essere di Yasumitsu shodai, che ha operato in epoca Ōei. Anche qui ho però forti dubbi a riguardo, dal momento che non ho trovato riferimenti al titolo Saemon no Jō. Sono incline a pensare ciò anche perchè se le due lame fossero autentiche non avrebbero prezzo, in special modo la prima
  14. sandro

    Ciao

    Benvenuto sul forum Gianluca
  15. sandro

    Presentazione

    Benvenuto tra noi Nicola
  16. E' esattamente come dici tu Paolo, la tavoletta è composta da una polvere di inchiostro solidificata. Per scioglierla è necessario sfregarla energicamente contro la pietra; in questo modo, purtroppo, si deformerà. Il tutto non mi sembra comunque un male assoluto, dal momento che ciò continua a dare lavoro agli artigiani che le realizzano. Cosa ne pensi?
  17. Ti ringrazio per il complimento Saizō, ma trattandosi di lingua cinese (che io non conosco) mi ero astenuto dal riportare quanto c'era scritto sul bastoncino. Ad ogni modo, in base a quanto è possibile leggere dagli ideogrammi, abbiamo la scritta principale Sōkinkazō 漱金家蔵, di cui abbiamo spiegato prima il significato, seguita da Kokaibun 胡開文 (che in cinese dovrebbe leggersi Hu Kai Wen) e 法製 Hōsei. Kokaibun (Hu Kai Wen) era un maestro d'inchiostro che cominciò a lavorare intorno al 1781; dopo di lui tutti i suoi discendenti hanno continuato questa tradizione sino ad oggi. Gli ideogrammi di hōsei significano invece "metodo di costruzione, di realizzazione". Dunque, ricapitolando tutto, avremo più o meno: "Bastoncino dorato da sciogliere per ottenere l'inchiostro. Realizzato secondo il metodo di costruzione di Hu Kai Wen". Mi dispiace non poter essere più preciso di così, magari qualcuno che conosce il cinese potrà confermare
  18. sandro

    La mia prima Nihonto!

    Sul fatto che la tua sia una nihontō, Alex, non credo che vi sia alcun dubbio. L'unica cosa che lascia un po' perplessi è quella che il venditore abbia indicato una data (ed una mei) sostanzialmente diversa da quella riportata nel certificato allegato alla spada (e quindi in suo possesso). Ora, se si sia trattato di un errore di svista o voluto non ci è dato sapere; sicuramente tu hai acquistato la lama con la consapevolezza che questa fosse una kotō. Molto probabilmente si tratta di una shintō, prodotta dal Kanemitsu di Mino che operò durante gran parte del XVII secolo. Qui puoi trovare qualche riferimento (anche se la mei differisce da quella in tuo possesso per l’ultimo carattere). http://nihontoclub.com/smiths/KAN1505 Prova a chiedere spiegazione più dettagliate al venditore, magari in merito alle contraddizioni presenti tra il sito (versione inglese perlomeno) ed il certificato. Ad ogni modo la tua spada sembra avere un ottimo hamon, una bella hada ed hataraki molto vivi. Si tratta senz’altro di un prodotto di ottima fattura
  19. E' un piacere mio fare la tua Raffaello
  20. Ciao Raffaello, quella in tuo possesso è una Sōkinkazō 漱金家蔵, ossia una tavoletta di inchiostro solidificata che va sciolta su una pietra dove poi si attingerà con il pennello. E’ utilizzata per l’arte della calligrafia. La sua origine è cinese, come diceva Paolo, ma il suo uso è comune anche in Giappone, dove è conosciuta con il nome sumi. La tua dovrebbe essere di tarda epoca Qing (quindi fine del XIX secolo), come indicano anche i draghi incisi sul lato ura.
  21. sandro

    La mia prima Nihonto!

    I dubbi espressi da Paolo trovano fondamento anche nel Kanteisho rilasciato dalla N.B.T.H.K. "Perizia. Lunghezza: due shaku (60,6 centimetri). Una spada, firma: Nōshū Jū Kanemitsu (Shintō) Si valuta e si attesta la lama in questione come Hozon Tōken in seguito all'esame svolto presso la nostra associazione. 8 Luglio del 21° anno dell'Epoca Heisei (2009). Ente con personalità giuridica: Associazione per la salvaguardia della lama d'arte giapponese (N.B.T.H.K.)." Stando allo stesso certificato la lama è una shintō, il che la collocherebbe diversi anni più tardi rispetto alla datazione fornita dal venditore.
  22. Benvenuto sul forum, è bello sapere che certe passioni non passano mai
  23. sandro

    La mia prima Nihonto!

    Complimenti per il tuo primo acquisto Alex. L'unica cosa che ritengo sia opportuno correggere è la descrizione dell'hamon (non errata, ma invertita): partendo dallo hamachi, dunque la zona del koshi, c'è un notare che diviene man mano un suguha. Quando vorrai affrontare un togi sappi che potrai trovare degli esperti politori anche su questo forum. A proposito, se ti interessa avere il certificato tradotto inseriscilo pure qui così lo facciamo subito

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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