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sandro

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Contenuti inseriti da sandro

  1. sandro

    Ciao a tutti

    Ciao Stefano, benvenuto sul forum. La scuola del maestro Bardanzellu non è l’unica della capitale. Potresti provare a contattare i maestri Germano del Garyūan Dōjō i quali, tra le varie koryū, insegnano anche lo stile di spada a cui sei interessato. Tra l’altro, spesso organizzano dei seminari anche il sabato mattina o di primo pomeriggio. Per gli allenamenti normali, invece, credo che più o meno tutte le scuole abbiano degli orari di pratica serali. Ad ogni modo puoi consultare il loro sito qui: http://www.asd-ilponte.org/ Se hai qualche altra domanda chiedi pure
  2. Complimenti per il bellissimo acquisto Leonardo. In merito alla tsuba posso dirti che questa reca inciso Yashiro Jingo Saku 八代甚吾作 
  3. sandro

    salve a tutti!

    Benvenuto sul forum Andrea
  4. sandro

    Horimono su nakago

    In tal caso, non credo ci sia alcun dubbio. La spada è senz'altro opera di Sadaichi. Grazie per la precisazione C0D
  5. sandro

    Horimono su nakago

    Purtroppo non viene indicata nessuna data che possa esserci utile per determinare chi sia il forgiatore. Ad ogni modo, da quello che ho potuto leggere in rete, sembra che ad utilizzare nella firma Naniwa Jū fosse proprio Sadakazu, ecco perchè avevo scritto il suo nome nel mio precedente messaggio. In merito alla tua seconda domanda, Paolo, posso confermarti che il tema del drago che insegue il gioiello si chiama Tamaoiryū. L’altra lettura possibile che ho trovato una volta su un testo piuttosto antico di tōken è gyokutsui (pronuncia cinese). Per qualche ragione mi è venuta in mente prima questa piuttosto che la standard nota a tutti. Scusatemi
  6. sandro

    Horimono su nakago

    Un'opera davvero pregevole. Il nome dello spadaio è Sadakazu, ed il tema è quello del drago che insegue una sfera (Gyokutsuiryū). Questo tipo di incisione viene definita kakushibori (incisione nascosta)
  7. sandro

    ciao a tutti

    Benvenuto sul forum
  8. sandro

    Buona estate a tutti !

    Passa una buona estate
  9. sandro

    tsuba scuola Shonai-Shoami

    Ecco qui un'altra opera di Shōfūken Yabu Tsuneyo, un kozuka che reca incisi degli ideogrammi leggermente più morbidi rispetto alla tsuba precedentemente inserita
  10. sandro

    tsuba scuola Shonai-Shoami

    E' probabile che l'allievo Tsuneuji (l'artista che ha realizzato la tsuba del nostro amico Andrea) abbia deciso di non ricalcare troppo né lo stile né gli ideogrammi del maestro Tsuneyo (l'autore della tsuba da me inserita). In effetti, la tsuba di Tsuneuji presenta dei kanji molto più stilizzati, come a voler indicare un livello di maestria superiore a quello del suo insegnante
  11. sandro

    tsuba scuola Shonai-Shoami

    Facendo qualche ricerca su internet sono riuscito a trovare una tsuba realizzata dal maestro di Tsuneuji, Shōfūken Yabu Tsuneyo 松風軒藪常代. In questo modo possiamo provare a mettere a confronto i caratteri dei due artisti.
  12. sandro

    Salve a tutti

    Benvenuto
  13. sandro

    Ciao a tutti

    Benvenuto sul forum
  14. sandro

    Presentazione

    Benvenuto tra noi
  15. sandro

    Ciao

    Benvenuto sul forum
  16. Grazie mille Sensei per la tua dettagliata spiegazione
  17. sandro

    La decisione di una maschera

    Non sapevo che fosse in uscita, nemmeno in televisione hanno detto nulla. Grazie per la segnalazione Mauri
  18. Questo è l’articolo di giornale originale. Oltre a quanto tradotto nel mio primo messaggio viene riportato quanto segue: “Il maestro Nakashima ha affermato che attualmente ci sono circa trenta praticanti di Tenjin Myōshin Ryū in Giappone ed oltre un centinaio all’estero. A Costantino Brandozzi ha consegnato una qualifica importante come il Menkyo Kaiden senza alcuna esitazione, data la straordinarietà tecnica ed umana di quest’ultimo. Costantino Brandozzi, dopo aver ricevuto i rotoli del Menkyo Kaiden, ha manifestato la sua piena volontà di continuare a seguire gli insegnamenti del maestro ed a sua volta di trasmetterli in maniera identica”.
  19. Scusatemi se a volte rispondo tardi alle domande poste, purtroppo il fuso orario tra Italia e Giappone e le ore passate in azienda non mi consentono di seguire con regolarità le discussioni qui presenti. Per rispondere alla tua domanda, Serpiko, mi avvalgo dell’aiuto di una breve introduzione sulla scuola, riportata all’interno del sito del Garyūan Dōjō di Roma (diretto dai maestri Germano, anch’essi insegnanti di Tenjin Myōshin Ryū e collaboratori del maestro Brandozzi). Questo è l’indirizzo al quale puoi visionarla: http://www.asd-ilponte.org/tenjinmyoshinryu.html Con certezza possiamo affermare che questa tradizione non ha legami con la Tenjin Shin’yō Ryū, la quale fu codificata da Iso Matauemon Ryūkansai Minamoto no Masatori, il quale aveva studiato la Yōshin Ryū (ramo Akiyama) e la Shin no Shintō Ryū. In merito al tuo quesito sulla successione dei vari caposcuola, è molto probabile che in epoca moderna siano stati raccolti tutti gli insegnamenti delle varie linee che sono andate di pari passo nel corso dei secoli. A tal proposito è bene ricordare che il termine Sōke è entrato a far parte del linguaggio delle arti marziali soltanto recentemente (epoca Meiji/Taishō), in antichità si parlava soltanto di Shodai, Nidai, Sandai, Yondai e così via. A meno che non si trattasse di scuole piuttosto piccole, ogni ryūha aveva molti dōjō i cui shihan potevano essere indicati come “maestri di generazione” (in special modo nell’epoca Edo). In occidente si sa veramente poco sulle koryū, sia per mancanza di testi sia perchè si crede con troppa facilità a quello che qualcuno dice senza che vi sia un’adeguata ricerca scientifica in merito. Mi è capito diverse volte di sentire che una scuola tradizionale perde tutto il suo valore quando il suo esponente di spicco viene a mancare improvvisamente (morte in battaglia, malattia o quant’altro) senza designare ufficialmente un suo erede. Troppo spesso ci si dimentica facilmente della quantità di insegnati a disposizione di una data tradizione, così come di tutta la “letteratura” (densho, makimono, oboegaki...) che la stessa ha creato nel corso del tempo. Il maestro Brandozzi è un pioniere nel campo della ricerca sulle koryū, come lui ce ne sono pochissimi in tutto il mondo. Un vanto per la nostra nazione nei confronti del Giappone
  20. In teoria, con il Menkyo Kaiden il maestro Brandozzi potrebbe succedere all'attuale caposcuola qualora questi lo designasse come tale
  21. “Il menkyo kaiden di una scuola di arti marziali tradizionali conferito ad un italiano. Costantino Brandozzi, italiano che pratica la “Tenjin Myōshin Ryū Heihō”, scuola di arti marziali tradizionali tramandata ad Iwakuni sin dal periodo Edo, ha ricevuto il Menkyo Kaiden dal 57°caposcuola Nakashima Atsumi, a Yuuchō nella città di Iwakuni (prefettura di Yamaguchi). Il Sig. Brandozzi, divenuto ufficialmente maestro di cinquantottesima generazione, ha così commentato l’evento:”Ho intenzione di tramandare le tecniche apprese senza alterare nulla”, riferendosi alla divulgazione della scuola nel suo paese d’origine (l’Italia). Il maestro Brandozzi, che da circa trent’anni dirige una propria scuola di iaidō nella città di Ascoli Piceno, in Italia centrale, ha confessato di essere stato sempre affascinato dalla scherma giapponese e dalle arti marziali tradizionali in generale. Nel 1989 visitò per la prima volta Iwakuni, dopo aver letto un libro sul jūjutsu pubblicato dallo stesso Nakashima Atsumi; da quel momento iniziò la sua pratica nella Tenjin Myōshin Ryū. Da allora ha intensificato i rapporti con il maestro Nakashima, al punto che da circa dieci anni si reca annualmente in Giappone, a Yuuchō, per ricevere direttamente gli insegnamenti da quest’ultimo. Quest’anno é approdato nel paese del Sol Levante con altri quattro insegnanti stranieri, alcuni venuti dalla Germania. Il 23 Maggio é stato insignito del Menkyo Kaiden. Fino al 26 ha continuato ad allenarsi per peferzionare ulteriormente la sua tecnicha, dopodichè é rientrato in Italia. La Tenjin Myōshin Ryū affonda le sue radici nel XVII secolo ed é una tradizione derviata dalla Katayama Hōki Ryū jūjutsu, tramandata nel feudo di Iwakuni da Katayama Hōki no Kami Hisayasu, maestro d’armi della famiglia Toyotomi. Tecniche come Hachiguri (per atterrare unavversario che ci afferra al petto), o Denkō (per immobilizare un avversario che ci attacca con la spada), sono solo alcune delle oltre centosessasnta che compongono il “patrimonio marziale” di questa scuola. Nella foto: il maestro Nakashima (a sinistra) osserva attentamente l’esecuzione meticolosa del maestro Brandozzi (al centro), aiutato nello studio dal maestro Germano Maurizio.” Traduzione dell’articolo del Chūgoku Shinbun http://www.chugoku-n...1205260010.html
  22. sandro

    presentazione

    Benvenuto sul forum
  23. sandro

    Kakejiku inizio '900

    Come detto da Yamaarashi ci troviamo davanti al sōsho, la scrittura corsiva più difficile da leggere qualora non si possieda una determinata comptenza nello shodō. Posso dirti che il nome della poesia recita "Heiwa Sekku" (versi della neve di pùace), che la stessa inizia con le parole "heiwa yuki" (neve di pace) e termina con "ume no hana" (fiori di pruno). La parte centrale é estremamente complessa, vedo se con qualche dizionario adatto (o con quale raccolta di poesie che racchiuda gli elementi di cui sopra) riesco ad decrifrare il tutto. Mi dispiace non poter essere più preciso di così per il momento, scusami
  24. La mei (firma) è in una condizione tale che non può esserci la certezza di una lettura corretta. Ad ogni modo, il primo ideogramma è senza alcun dubbio Uji 氏, mentre il secondo (o quello che ne rimane) potrebbe essere kumo 雲 (la parte bassa del kanji corrisponderebbe), dunque Ujikumo, spadaio di Owari che ha operato all'inizio di Epoca Edo. Forse, vedendo la spada dal vero si potrebbe essere più sicuri

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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