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Enrico Ferrarese

Shogun
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  1. beh anche se sto attento!!! E' per quello che adesso guardo solo lame di una certa fascia... almeno riduco il danno!!! Perlomeno non prendo un pezzo di rotaia per un grande scuola.. non corro proprio il rischio ahahahahahahaha dai dite un pò il vostro gusto... non restate abbottonati! :D
  2. E' ovvio che me la tengo l'acqua santa Diego! uchiko e olio di garofano, dentrola la shirasaya, dentro la fukura sulla katanakake! pensa che qualche sera mi combatto e penso... "no stasera non la sfodero l'ho già fatto ieri!" xD per il discorso delle guerre, chiaro che è molto probabile che non abbia "saggiato" i campi di battaglia (altrimenti forse avrebbe dei danni evidenti sul tagliente e sul mune)... ma mi piace pensare che sia comunque risalente a quel periodo di forti disordini sociali... e che ne ne sia sopravvissuta !! come ho detto, è forse molto infantile, ma mi piace farci sopra un sacco di viaggi pindarici...Mi piace credere che abbia comunque preso o difeso qualche vita... il fatto che sia passata come un tesoro di padre in figlio, di padre in figlio... generazione dopo generazione. PIù lunga è la storia, più puoi spaziare con la fantasia e ridare una vita alla lama, un'anima! Anche perchè sarebbe difficile "dimostrare" il contrario. Ovviamente nel caso di lame come la mia, che non ha una storia "famosa" e che non è stata in mano a personaggioni importanti tipo Nobunaga per intenderci. Insomma è come leggere un bel libro: se ti fai prendere, gran parte del piacere lo fa la tua immaginazione. Una lama tardo Shinto mi darebbe una sensazione del tutto diversa. L'o-kissaki lo scarto a priori per solo gusto personale... Ma proprio perchè una punta di forma "allungata" non mi piace molto di per sè, non vogliatemene. E' una caratteristica della sugata che penso posso permettermi di decidere diciamo... Ad esempio a pagina 50 di Nipponto c'è una foto di O-kissaki definito "tipico di Kiyomaro". non so se sia lo stesso di questa discussione, ma non mi piace, pace all'anima sua Per il discorso dei test di taglio, ovvio che non sono fondamentali e che erano limitati... anzi! Basti pensare a Masamune... non mi risulta che le sue lame li abbiano mai affrontati... Però come dici te sono affascinanti... Non sono loro che hanno forse contribuito a rendere mitiche le lame giapponesi? Io non userò mai una lama, avrei troppa paura di rovinarla, però magari... con qualche foglio di carta... Il discorso dei fornimenti invece è più semplice. Da una parte adoro il legno come materiale, mi piace il suo colore, il suo profumo... e il suo aspetto. che per quanto povero, ripeto, secondo me è più fine di una koshirae. tutto lì. Avessi una koshirae e una shirasaya probabilmente esporrei entrambe sullo stand, ma la lama resterebbe dentro la shirasaya. In più ho la fortuna che costerebe pure meno! Non è poi che CERCO il difetto. non sono proprio mica scemo ahahahah... però diciamo che non mi darebbe fastidio, saprei sorvolarci sopra. dipende dal difetto ovviamente... un tagliente scheggiato o crepato... li no. per le lame scartate mi riferivo al mio solo gusto personale: cioè se ho un budget che mi permette di comprare 20 lame che vedo e su cui mi soffermo, alla fine vado oltre e faccio un pensiero più serio solo su un paio. Per lo "stato" penso che non sia difficile per nessuno che ha iniziato a vedere vere nihonto, e sane (grazie del corso ragazzi... che lame!!!) distinguere una lama strisciata da una ben polita... una lama con diversi ed evidenti difetti (spesso sono i seller per primi a evidenziarli) da una senza ruggine o crepe varie... Non mi riferivo alla qualità intreseca della lama appena forgiata. Ma è un fatto che ho visto lame mumei tenute discretamente bene (per i miei attuali standard ovvio) e più antiche di shinto/shinshinto che però erano tutto uno striscio, opache che però costavano 3 o 4 volte tanto... come gunto che invece erano veramente dei ferracci, quasi nemmeno fossero state aggredite dal salso marino (magari è anche così...) che però costavano più della mia Osafune Tadamitsu -.-''. Ed è ovvio che sto parlando di cifre basse poi. non so assolutamente dare un valore preciso alle spade, ma almeno vedere certi "strafalcioni"... Se volessi parlare di solo aoio art, non saprei da che parte girarmi, in primis per i prezzi (o meglio sì: verso l'uscita... xD ). non so se adesso sono riuscito a spiegarmi meglio... Comunque non mi avete risposto: qual'è la vostra spada dei sogni? mi piacerebbe farmi un'idea di come sarebbe la vostra spada perfetta! :D
  3. ad esempio, preso da Aoi...quella al centro è la prima che vedo con quella tonalità... e che riesco a distinguere dalle altre. Voi che preferenze avete nella vostra lama dei sogni? che cosa cercate?
  4. Credo tu abbia proprio ragione. in questo mondo sicuramente esperienza e conoscenza sono componente fondamentali per spendere bene i propri soldi. E per spendere bene, intendo non buttarli. Probabilmente i venditori cercano sempre di trarre il massimo del guadagno da una vendita... pertanto da un caso all'altro se la spada è mediocre cercheranno di venderne firma, scuola, età e certificato in primis. Se la spada è oggettivamente qualitativamente medio-alta, cercheranno di esaltarne status di conservazione e le caratteristiche oggettive che la rendono di qualità. Penso sia comprensibile per un commerciante. Per quanto conocerne il gusto e preferenze personali invece: Personalmente credo che una nihonto (a differenza di Verrina), abbia SEMPRE una valore storico intrinseco, indistitamente dal suo status. Ovvio poi che in una ottica prettamente di mercato, una persona come Stefano che "opera" nell'ambiente da 30 anni ha un certo peso... e sa giudicare il giusto valore economico di un oggetto solo per quello che è, non tanto forse per quello che è stato. A casa ho una lama molto stanca, con svariati difetti e che andrebbe polita per essere totalmente apprezzata... E anche se mi è stato detto che non ne vale la pena, per il fatto che abbia passato il periodo Sengoku e che abbia forse visto le Guerre di Onin per me ha un valore altissimo... indistintamente dal fatto che economicamente parlando non costi poi "molto", anzi. Verrina forse la definirebbe un ferraccio con l'utsuri ... ma posso capirlo, detto da uno che è una vita che collezione nihonto e che ha dei pezzi di alta classe. Ora che sto iniziando a sviluppare un gusto tutto mio, ciò che guardo per ordine di importanza (probabilmente farò storcere il naso a molti di voi...) è: sugata, hamon e relative attività, scuola, tagliente, eventuale firma, età, hada e relative attività, fornimento, kizu e stato di conservazone. Sicuramente una katana shinogi zukuri con una punta NON o-kissaki ed un sori di almeno 1-1,5 cm (koshi o tori è secondario...). Un hamon discretamente movimentato basato midareba/o-midareba con ashi e qualche sunagashi e/o inazuma.. preferibilmente bello "alto" (tipo hiro-suguha piutosto che hoso-suguha) con un nioiguchi bello evidente.. e forse per questo nie deki. Dovrebbe avere almeno una chiara attribuzione ad una scuola sulla quale possa leggere molto, e su cui possa anche fantasticare (sarà infantile, ma poter fantasticare su una particolare e ben definita scuola suscita su di me un fascino enorme). Dovrebbe avere un buon tagliente (adoro pensare che le nihonto siano dei rasoi)... Dall'alto della mia ignoranza mi piacerebbe poi avere tra le mani una lama di un qualsiasi spadaio wazomono o meglio Ryo wazomono, piuttosto che avere una lama di una scuola o tradizione molto quotata. La hada non ho grosse pretese, non pretendo certamente sia forte nè fine, ma almeno non troppo denso o troppo "ko"... magari anche con un solo chikei... un accennato magari piccolo bo utsuri sarebbe top... ma sarebbe secondario.Poi mi piacerebbe fosse del muromachi o poco più tarda. Lo stato di conservazione è importantissimo per apprezzare bene una token, ma sforzando l'occhio certe cose si vedono lo stesso anche se la lama non è ben polita. Pertanto anche se avesse qualche kizu non troppo importante e sicuramente non fatale non sarebbe per me un problema. Anzi, qualche piccolo punto di ruggine gli darebbe una sensazione di vissuto, che per me si trasforma in alcuni casi quasi in un pregio. alla peggio potrei farla polire in seguito. Per mia fortuna ora i contatti non mancano! ...Fornimento. Sebbene al corso abbia iniziato ad apprezzare molto tsuba, fuchi, kashira, saya laccate... e nonostante io ami da sempre la tsuka di una koshirae (che assieme alla curvatura della token è forse il simbolo distintivo che tutti associano alla mitica "katana").... per me il fornimento più bello resta una vecchia shirasaya. Sicuramente meno importante, e meno appariscente.... Ma proprio la semplicità e la "povertà" del legno dà una fine elegenza alla spada che risalta al mio avviso ancora di più la lama che il fornimento contiene. Dovessi trovare una lama sia in koshirae che in shirasaya, meglio, ma se dovessi scegliere tra la pima e la seconda, a parità di altre preferenze, opterei senza dubbio per la seconda. Qui do per certo che ormai già mi odiate . Ecco, magari con un habachi in oro o dorato, stile kaga o dai-tsuki... Un certificato nthk o nbthk sarebbesuperfluo per me. Ma il torokusho... beh quello stavolta lo pretenderei. Non so nemmeno se esista una spada con queste caratteristiche, e non so nemmeno se con 2-3k € abbia mai speranza di entrarne in possesso... però scarto l'80 o il 90% delle spade che vedo, indistintamente dal prezzo che possono avere.... anche perchè a volte preferisco lame che costano una miseria, rispetto ad altre che a vederle sono meno "interessanti", magari messe pure peggio, ma che hanno sul nagako dei kanj di un certo spessore... bah. Comunque mi chiedo se un collezzionista medio sarebbe mai disposto a spendere una tale cifra (mi riferisco a kiyomaro... 225 M-I-L-A euro come BASE ASTA :O!!!!)... secondo me si cerca proprio la nicchia della nicchia della nicchia.... Poi ok sonoconscio che ci sono molte altre cose da valutare e che ancora non riesco a ben capire... metallo morbido/duro... colore della lega... vabbeh scusate la disgressione
  5. Ma lasciando perdere le speculazioni economiche, Ciò che rende una lama prestigiosa non è in primis la sua fattezza e il fabbro che l'ha costruita? Voglio dire se questo kiyomaro è il top del periodo shinto, non dovrebbe avere un certificato top? Perchè solo hozon? forse mi son perso nelle basi delle valutaziomi nbthk.... pensavo che il valore di una lama lo facesse.... la lama! E che il certificato fosse solo un plus non avente un valore intrinseco.... che una lama può o non può avere.
  6. appunto.... come è possibile?
  7. E' stato un vero piacere esserci e contribuire!! Anche secondo me sarebbe più consono spostare in quest'area la discussione aperta da Maurizio
  8. Ma spedisconk ancora in italia? Gli scrissi tempo fa ma sto ancora attendendo risposta...
  9. Lo so ho visto!! cmq dopo che l'ho pulita con l'uchiko e gli ho messo l'olio di garofano la mia bishu osafune tadamitsu mi ha rivelato un utsuri veramente veramente strepitoso palese quasi quanto lo hamon...
  10. Non posso che accodarmi ai ringraziamenti di Maurizio in tutto e per tutto. nel mio piccolo ringrazio specialmente, oltre a tutto lo staff che ha permesso la realizzazione di questo splendido corso, anche i docenti tutti che si sono sempre dimostrati pronti a rispondere con enorme pazienza a tutte le domande che ho posto, nonchè a dispensare gentilmente preziosi consigli. Anche al di fuori dell'orario "canonico" del corso, che mi ritengo fortunato di aver potuto seguire. Buono studio a tutti, alla prossima
  11. Chiedo scusa per l'ignoranza ma perchè in avorio non sono interessanti? Ecco. L'ho chiesto.
  12. Intendo estrapolare le liste da ovunque riesco... Per ora ho 2000-2001-2002-2003-2006-2014. Ma il contest esiste dal '55... sarebbe bello fare una lista completa
  13. Ma come t'è venuto in mente di metterci la vernice oro? È come mettere il rossetto alla Gioconda!
  14. Eh mi ci vorrà parecchio tempo però qui sul forum per ora ho trovato solo i risultati dei politori del 2013 linkato dal buon francesco... Sto setacciando a fondo tutto il web però... e qualcosa riuscirò a fare prima o dopo ! Perserveranza mode on!
  15. ok proverò a farne uno io allora ;)
  16. Enrico Ferrarese

    Buongiorno

    Benvenuto, ne trovetai di tutti i gusti!
  17. Scusate, ma sul sito della nbthk, che tra l'altro fatico a navigare, non ho trovato nulla... dove potrei trovare tutte le classifiche suddivise per anno delle varie competizioni (qualcosa tipo QUESTA)? esiste poi anche una classifica "fotografica"? dove si cioè si possono vedere le varie lame che sono entrate in quella classifica? Grazie a prescindere
  18. Per cominciare ti consiglio nipponto come libro. Vedi cosa te ne pare. Dopodichè ti consiglio di leggere più che puoi la sezione nihon token e libri e pubblicazioni. Questo solo per impare a saper distinguere un minimo gli originali dai falsi. Per saper dare un valore indicativamente corretto... beh servono anni di esperienza e pratica fulltime credo. C'era un bel topic con le varie immagini per distinguere le repliche dai falsi... come lo ritrovo te lo linko :) edit: ECCOLO sicuramente ti da almeno una vaga idea!
  19. ah ecco ottimo! ora controllo subito alternative con parcheggio! Grazie mille Gianluca EDIT se a qualcuno può interessare: per chi come me ha necessità o è comodo a venire con la proprio auto, subito dopo l'hotel nel medesimo lato della strada c'è il Garage Masini che è convenzionato con l'Hotel e permette il posteggio di 24h con "sole" 20€.
  20. ma questo hotel è vicino alla sede del corso? io avrei solo esigenza di poter lascare la macchina in quanto verrò giù su 4 ruote :sisi:
  21. dio mio, ho bisogno di una trasfusione di bava... eppoi 'spetta!!!!! pagina 14 pagina 14 pagina 14...

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

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