paolo placidi 20 · Inserito: 2 marzo 2008 (modificato) Kazu-uchi-mono Le note che seguono sono una libera traduzione dal francese e dall'inglese di un articolo rispettivamente di Serge Degore e di una mezza pagina del Nagayama. Vengono così definite le lame realizzate in gran quantità ed in modo semi industriale nel periodo Muromachi, in particolare negli anni che vanno dal 1467 al 1554 circa. E' il periodo (Sengoku jidai) caratterizzato da lunghe lotte e guerre intestine e queste lame dovevano rispondere alle urgenti necessità di approvvigionamento di armi da parte dei diversi gruppi od eserciti contendenti. Nel frattempo, ad aumentare la domanda, si era sviluppato anche un fiorente commercio di lame con la Cina. Il termine “taba gatana” che si ritrova in un documento redatto alla fine del periodo Sengoku identifica parimenti questo tipo di lama – attualmente tale termine però non viene più usato. I principali centri di produzione delle Kazu-uchi-mono sono in Osafune, provincia di Bizen, nella provincia di Yamato e nella città di Seki in Mino. La scuola Mino in questa epoca può essere considerata come anticipatrice del taylorismo. Sotto la responsabilità di un maestro forgiatore, veniva aperta una officina nella quale una schiera di “operai-allievi” era addetta alla produzione in serie, secondo sistematici metodi di lavoro precursori di quelli poi introdotti da Henry Ford nelle proprie fabbriche di automobili. Questo periodo di guerre è un periodo di transizione che vede la progressiva sparizione delle Gokaden (intese come nuclei di forgiatori operanti in determinate provincie secondo canoni e caratteristiche ben definiti) e la supremazia della scuola Mino che, con la diaspora dei suoi migliori fabbri avvenuta tra la fine del Muromachi ed il Momoyama, darà poi luogo all'epoca Shintō. Nel 16°secolo i forgiatori giapponesi incominciano a mescolare stili e tradizioni. Troviamo lame Bizen in Ko-niedeki con Hada che di volta in volta si presenta come Itame, Itame nagare ed anche Masame. Nelle lame Sōshū sparisce il celebre Nie per lasciare il posto ai Nioi mentre il Nie compare nelle lame Mino. Non si parla più di un forgiatore con una schiera di allievi allo stesso legati e collegati ma piuttosto di una “forgia” ospitante diversi forgiatori i quali amano distinguersi l'uno dall'altro e producono lame senza una “personalità” spiccata ma comunque affidabili, che non si spezzano, non si torcono e tagliano bene. Uno degli altri tratti caratteristici di questa epoca è la progressiva sparizione dell'Utsuri dalle lame Bizen. Non si può ipotizzare che questo sparizione sia dovuta al nuovo tipo di forgiatura in Ko- niedeki perché l'Utsuri sparisce anche dalle lame in Nioideki. Si ritrova praticamente solo del Bō utsuri nella linea Tadamitsu. Forse la contemporanea comparsa delle Kazu-uchi-mono con la messa a punto di nuovi processi produttivi e la nuove tendenze stilistiche hanno progressivamente favorito la sparizione dell'Utsuri - probabilmente non era più di moda Kazu-uchi-mono e lame di qualità - Caratteristiche generali Le Kazu-uchi-mono presentano caratteristiche in linea con quelle “in voga” nell'epoca e nella provincia in esame anche se poi la qualità è inferiore rispetto alle lame prodotte, sempre nello stesso periodo, in modo individuale dai maestri forgiatori oppure su commissione di clienti specifici (Chūmon-uchi). Queste ultime portano inciso, in genere, il nome personale del forgiatore (Zoku-mei). Le lame Bizen e Mino prodotte in tale periodo vanno quindi esaminate e giudicate con attenzione una per una poiché c'è di tutto. Neppure la presenza di un Mei importante quale Sukesada, Tadamitsu o Harumitsu in Bizen oppure Kanemoto, Kanesada, Kanefusa, Ujifusa in Mino è sinonimo di qualità. I vari forgiatori sono cooptati all'interno di una scuola o di una linea ed adottano il nome del fondatore. Le lame Bizen sono famose per firme, tipo: Bishū Osafune no jū Sukesada saku 備州長船住祐定作 Bishū Osafune Sukesada 備州長船祐定 Attenzione ! Lame con tale tipo di firma, al 90% sono delle Kazu-uchi-mono ma ci sono delle eccezioni che vanno esaminate direttamente. La percentuale prima indicata può poi diminuire in presenza di una datazione. Sulle lame di qualità generalmente troviamo delle firme lunghe che riportano, oltre alla data, il nome proprio del forgiatore, ad esempio: Bizen kuni no jū Osafune Yosozaemon no Jō Sukesada saku 備前國住長船与左衛門尉祐定作 A questo proposito, una precisazione ed un “warning”: - il Kanji 國 (provincia) può essere letto KUNI con pronuncia “kun” (giapponese) oppure KOKU con pronuncia “on” (cinese) - attenzione alla sintassi ! Il kanji 住 (Jū = residente) deve sempre trovarsi prima di Osafune perchè questa è la caratteristica di una firma autentica. Se si trova inciso dopo Osafune, evitate la lama. Al 90% è una Gimei. In ogni caso, non è detto che tutte le lame in cui il Mei inizia con “Bishū Kuni (no) Jū Osafune .....” debbano essere per forza di qualità ma, d'altro canto, tutte le lame Sue-Bizen di qualità hanno una firma che inizia in tal modo. Se su una lama Sue-Bizen è presente uno sguscio originale, è molto probabile che stiate osservando una lama di qualità anche se il Mei inizia per “Bishū Osafune .......”. Analogamente le Nijimei possono essere delle buone lame: la linea Tadamitsu utilizzava tale tipo di firma. Kazu-uchi-mono – Caratteristiche specifiche Come già detto, molte caratteristiche di tali lame realizzate “in serie”, sono tipiche dell'epoca e non si discostano affatto da quelle riscontrabili in lame di pregio. Parliamo in particolare del Sugata, del Nagasa e dello Hamon ma vediamo la cosa nei dettagli. - Sugata : somigliano alle lame dell'era Ōei (primo Muromachi) ma con la tendenza ad avere un Sakihaba più stretto (ricordo le caratteristiche del Sugata delle Katana del primo Muromachi: Mibaba "stretta", Kasane "spesso", Hira niku "piatto" (scarce Hira niku) , Kissaki "relativamente piccolo", Sori "accentuato" - Mekugi ana "in posizione media") - Nagasa : nell'era Onin abbiamo il debutto delle Katate-uchi (spade da usarsi con una sola mano) e quindi il Nagasa è intorno ai 65 cm per passare poi, intorno agli anni 1520, ad una dimensione prossima ai 70 cm e con un Nakago più lungo - Hamon : presenta molti Yaki-kuzure ( parte deformata dello Hamon con Nie - generalmente in Midare), il tipo è generalmente Koshi no hirahita midare somigliante a “chele di granchio” - Hada : mentre le lame di qualità hanno un acciaio molto raffinato con fini Ji nie, le Kazu-uchi-mono presentano spesso, dopo poche politure, lo Shingane interno che appare in superfice. Questo è dovuto al fatto che si è usato poco Tamahagane per un motivo di risparmio. Il tipo di Hada è un Masame a grana grossolana con Tsukare-utsuri (falso Utsuri) ed il Jigane appare appannato. - Bōshi : anche qui sono presenti Yaki-kuzure ed è sovente diverso sui due lati della lama (ma non sempre) - Nakago : del tipo di Mei presente ne abbiamo accennato nei paragrafi precedenti In definitiva, l'impressione generale che se ne ricava è quella di un lavoro frettoloso o di lame che hanno molto “sofferto” Modificato: 2 marzo 2008 da Paolo Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
ippei 0 · Inserita: 2 marzo 2008 grazie Mentre Ippei cercava di elaborare una teoria che giustificase il fatto che una koto fosse al contempo torii-zori,koshi-zori e saki-zori.. Kentozazen says:<SOCCIA CHE HADA!> Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Yamagata Masakage 10 · Inserita: 2 marzo 2008 Grande Paolo! Come hai imparato il francese? 侍 "Hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto significa "Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero". Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
paolo placidi 20 · Inserita: 2 marzo 2008 Come hai imparato il francese? ........ circa 55 anni fa, quando frequentavo le scuole medie Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Lorenzo 67 · Inserita: 2 marzo 2008 Grazie Paolo. ........ circa 55 anni fa, quando frequentavo le scuole medie Esistevano gia'? Scherzo. Questo yosozaemon mi entra dappertutto... e' stata anche la prima lama seria che ho osservato di persona. vedro' di studiarlo un pochino di piu'. https://www.facebook.com/pages/Lorenzo-Amati-Japanese-Metalwork/204598096238840 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Musashi 38 · Inserita: 2 marzo 2008 grazie mille paolo per l'ottimo articolo! <!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em> Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 3 marzo 2008 Un altro interessantissimo argomento, specialmente per me. Alla luce di questo articolo vi invito a confrontare le caratteristiche del mio wakizashi visibile qui: http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=231 e ditemi se anche voi non pensate che si tratti proprio di una kazuuchi mono, in particolare per la hada. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Musashi 38 · Inserita: 3 marzo 2008 yama non vedo nè link nè foto... <!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em> Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 3 marzo 2008 Grandissimo Paolo, grazie. Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 4 marzo 2008 avevo dimenticato, ora è ok Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
sandro 40 · Inserita: 4 marzo 2008 Grazie mille Paolo, contribuisci sempre a migliorare le conoscenze di tutti Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti