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mauri

A proposito di Namban Tetsu

Messaggi consigliati

Una buona parte di spadai conosciuti per aver usato "Nanbantetsu" :

 

 

IPPÔ SASAKI SHODAI [KAN'EI 1624 ÔMI]

 

KANENORI CHIKUGO NO KAMI [KANBUN 1661]

 

KANESAKI SHIMOSAKA [KEICHÔ 1596 ECHIZEN]

 

KANEHIRO TÔTÔMI NO KAMI [KYÔHÔ 1716 HIZEN]

 

TSUGUHIRA ÔMI NO KAMI SHODAI [JÔKYÔ 1684 MUSASHI]

 

MUNESHIGE HITACHI NO KAMI [KANBUN 1661 SETTSU]

 

KUNIKIYO YAMASHIRO NO KAMI SHODAI [KAN'EI 1624 ECHIZEN]

 

YASUKUNI MUSASHI TARÔ SHODAI [GENROKU 1688 MUSASHI]

 

YASUTSUGU SHODAI [KEICHÔ 1596 MUSASHI]

 

YASUTSUGU NIDAI [KAN'EI 1624 MUSASHI]

 

YASUTSUGU SANDAI [KANBUN 1661 MUSASHI]

 

YASUTSUGU EDO YONDAI [JÔKYÔ 1684 MUSASHI]

 

KIYONOBE BITCHÛ NO KAMI [ENPÔ 1673 MINO]

 

SHIGEKANE NOBUKUNI [KYÔHÔ 1716 CHIKUZEN]

 

SHIGETAKA HARIMA NO DAIJÔ NIDAI [KANBUN 1661 ECHIZEN]

 

HISAMICHI KINSHIRÔ [sHÔTOKU 1711 YAMASHIRO]

 

ECHIZEN NO KAMI FUJIWARA KUNITSUGU [sCUOLA HORIKAWA]


La spada giapponese si apprezza come una bella donna : per le forme, la pelle ed il profumo.

 

Carlo

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BELLISSIMO!

 

Fantastico risultato per questo articolo ragazzi!

Una bella iniziativa collettiva.

Grazie in particolare a Mauri e Lorenzo e agli autori originali che hanno accolto con entusiasmo la nostra proposta di traduzione e approfondimento.

Chiunque abbia qualche informazione interessante continui a postare e approfondire, così da restituire il favore ai nostri amici olandesi.



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Un rinnovato grazie a Lorenzo e Mauri!

Ottimo lavoro di squadra e risorse preziosissime. Ecco cosa vuol dire vivere il forum e crescere collettivamente.

:arigatou:


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Per diritto di cronaca riporto un link ad un articolo sulle lame Hizen e l'uso di acciai stranieri dell'amico Francisco Coutinho, pubblicato dal bollettino ufficiale della Japanese Sword Society of United States.

 

Sebbene non ne condivida (completamente...) le idee, è opportuno diffonderle per una discussione spassionata sull'argomento :

 

http://www.naippe.fm.usp.br/hobby/Namban_steel_and_Hizen_swords_latest_fina.pdf


La spada giapponese si apprezza come una bella donna : per le forme, la pelle ed il profumo.

 

Carlo

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Per non riportare integralmente anche le inesattezze della traduzione Inglese e suplire le mie lacune ho cercato di utilizzare al meglio le competenze all'interno della mia Famiglia, il risultato è merito della loro disponibilità.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Mi permetto di aggiungere in calce a questo ottimo lavoro alcune riflessioni, squisitamente "nautiche".

 

L'ipotesi che Yasutsugu shodai possa aver utilizzato, su commissione dello stesso Tokugawa Ieyasu, l'acciaio 'straniero' ricavato da uno dei cannoni della “De Liefde” per realizzare una spada, provvista in tal modo di un notevole contenuto simbolico (un po' come venne fatto, secoli dopo, con il metallo di uno dei cannoni della corazzata Mikasa), è certo affascinante ma, a mio parere, poco probabile. Infatti i cannoni dell'epoca, soprattutto quelli ad uso navale, erano realizzati preferibilmente in bronzo e non in ferro. Tantomeno in acciaio, dato che il primo pezzo di artiglieria in acciaio viene realizzato da Krupp nel XIX secolo. Le artiglierie in ferro, nel XVI secolo, erano di scarsa qualità, quando ottenute tramite barre forgiate, unite assieme e rinforzate da cerchi (come le botti), oppure molto pesanti e facili alla rottura, quando ottenute per fusione.

I primi cannoni in ferro ottenuti per fusione che fossero finalmente affidabili ed abbastanza leggeri per l'utilizzo navale vengono realizzati, in Inghilterra, nel 1627: i cosiddetti cannoni Drake, realizzati dall'armiere John Browne che riesce ad ottenere questo risultato ideando un nuovo disegno della culatta, risolvendo così i problemi che affliggevano le artiglierie in ferro del periodo. Il primo ordine di una certa consistenza di questi cannoni, realizzati su ordine esclusivo del Governo del Commowealth, risale al 1653. Considerato che l'Inghilterra era all'epoca all'avanguardia nella tecnologia della fusione del ferro ad uso militare (come l'Arsenale di Venezia lo era per la fusione di cannoni in bronzo) ed avversaria dell'Olanda, appare assai improbabile che una nave olandese, già all'inizio del '600, potesse avere a bordo cannoni in ferro. E' più plausibile invece che il namban tetsu impiegato da Yasutsugu, conservando parimenti il valore simbolico di tale impiego, sia stato ricavato dai proiettili per l'artiglieria, che erano sicuramente in ferro (le munizioni in pietra sono impiegate sempre meno già a partire dal 1500) e risultano nell'inventario del contenuto della nave.

 

Un altro spunto suggerito da Duindam nel suo articolo sarebbe l'utilizzo di materiale ferroso utilizzato dalle navi come zavorra durante il viaggio di andata e sbarcato in seguito, compensato dal peso dalle merci da riportare in patria. Certamente è possibile che alcune navi scegliessero di fare il viaggio di andata semivuote ed in zavorra, benchè questo comportasse una riduzione del profitto della crociera. Tuttavia il metallo in generale ed il ferro in particolare non è mai stato un tipico materiale per questo particolare impiego, preferendosi di norma la sabbia mista a lastre di pietra utilizzate per stabilizzarla. E' vero che, in seguito, i grandi clipper impiegati nel commercio del grano spesso utilizzarono terre di scarto delle fonderie, con una percentuale di scorie metalliche molto alta, ma questa pratica è documentata a partire dal secolo XIX. Sicuramente vi saranno state delle eccezioni ed il comandante di qualche nave potrà aver deciso di mettere nella stiva oggetti metallici di scarto come zavorra, avendoli a portata di mano. Più verosimile è che, verificato l'interesse in Giappone per questo tipo di materiale, si decidesse di aggiungere in zavorra oggetti di scarto, o in disuso, in ferro con l'intento di venderli e ricavare così un ulteriore profitto, meglio ancora se 'sottobanco'.

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Come si potrebbe classificare dal punto di vista qualitativo questo acciaio ?

Secondo voi queste ultime lame prodotte con acciai "stranieri" possono raggiungere le qualità delle lame forgiate con acciaio tamahagane o comunque rimangono sempre un gradino più in basso rispetto alle nihonto"originali"?

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Se si continua a disquisire sul sesso degli angeli si perdono di vista i contenuti della Religione. :arigatou:


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Io una lama di Yasutsugu shodai che sia svalutata perchè nella mei si cita il nanban tetsu devo ancora trovarla....

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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