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Mauro Piantanida

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Contenuti inseriti da Mauro Piantanida

  1. Mauro Piantanida

    La mia prima Tsuba

    Ciao, Daniele a me piace la tua prima tsuba, e ti capisco perfettamente quando hai voluto mettere le mani sull'oggetto fisico. Sono naturalmente d'accordo che i soldi spesi in libri sono (quasi) sempre ben spesi, ma alla fine mi sembra giusto "buttare il cuore oltre l'ostacolo". Credo che l'importante sia rimanere consapevoli dei propri limiti: i capolavori artistici ci sono quasi sicuramente preclusi non fosse altro che per il loro intrinseco valore di mercato. Accontentiamoci di oggetti che ci piacciono e che manifestino un qualche valore di testimonianza antropologica di una cultura non più attuale. Tornando alla tua tsuba, direi che probabilmente era destinata ad un tantō (短刀) di epoca tardo Edo (le ageminature sembrano originali, manca un piccolo inserto sul lato ura). La forma è più propriamente nademokkō-gata (撫木瓜形), bordo sukinokoshi-mimi (鋤残耳). Il soggetto rappresentato sono reti ad asciugare (hoshiami zu - 干網図). Chiaramente gimei (偽銘), ma anche questo fa parte del diffuso costume di epoca Edo di marcare con grandi firme opere ben più modeste. Saluti, Mauro
  2. Mauro Piantanida

    Tsuba scuola Tosho

    Ciao Matteo, quello che volevo dire è che forse è furviante parlare di scuola Tōshō (intendendo con scuola un preciso gruppo di artigiani/artisti che si rifanno ad una precisa tradizione, con rapporti tra loro riconoscibili di parentela e/o di maestro-allievo). A mio modo di vedere con Tōshō si intende uno stile caratterizzato da estrema semplicità e da sukashi "minimalisti" ai limiti dell'idecifrabilità (per noi occidentali, ma forse anche per la maggioranza dei giapponesi attuali). Dopo di che non ho da offrire attribuzioni alternative. Ho molto rispetto per le certificazioni NBTHK, e credo che sarebbero più propensi a sbilanciarsi su tsuba mumei che certificare una firma sconosciuta e potenzialmente gimei (credo cioè che nessuno di noi conosca "Kōfu jū Kanenaga" ma che i certificatori del NBTHK ne sappiano più di noi). In breve il mio pensiero è che anche per una tsuba certificata si aprono spazi di studio sterminati! Saluti, Mauro
  3. Mauro Piantanida

    Tsuba scuola Tosho

    Ho ritrovato il link originale ad un articolo che mi sembra ben fatto ed illustrato sulle tsuba di tradizione Tōshō: http://www.nihontomessageboard.com/articles/JSSUS_Tosho_Article.pdf. Lo propongo perchè in effetti non mi convince fino in fondo l'attribuzione della tsuba di Matteo a questa tradizione, a meno di considerare Tōshō uno "scatolone" dove mettere un po' tutte le tsuba in ferro con decorazione ko-sukashi (ma nel caso in questione c'é pure un fine disegno in kebori). Che ne dite, gente? Un saluto, Mauro
  4. Ciao Francesco, ho trascritto il titolo (新刀銘盡後集 諸國新刀 目利之書), ma vedo ora che Sandro è stato più veloce. Posso solo aggiungere che l'opera completa dovrebbe essere (almeno) in 6 volumi ed è stata pubblicata nel 1735.
  5. Mauro Piantanida

    Tsuba scuola Tosho

    Ciao Matteo, bella tsuba. Ho trascritto l'origami, può esserti utile: 認定書 - ninteisho 一。菊花図鐔 - ichi. kiku (no) hana zu tsuba 銘江府住庖永 - mei Kōfu jū Kanenaga 鉄地丸形小透毛彫 - tetsu-ji maru-gata ko-sukashi kebori 右は當協會に於て審査の結果特別貴重 - migi ha to-Kyōkai ni oite shinsa no kekka tokubetsu 小道具として認定する - kodōgu toshite ninteisuru 昭和四十八年六月十日 - Shōwa 48 nen 6 gatsu 10 hi (10 giugno 1973) 財団法人日本美術刀劍保存協會 - Zaidan hōjin Nihon Bijutsu Tōken Hozon Kyōkai ????殿 - ???? tono (è il nome del committente del certificato) (salvo errori ed imprecisioni ) PS - che sia ascrivibile allo stile Tōshō ( 刀匠) lo diamo per scontato o è solo un'ipotesi di lavoro?
  6. Mauro Piantanida

    Cosa fare?

    Qui trovi una buona raccolta di link commerciali di seri rivenditori di tōsōgu: http://www.nihontomessageboard.com/links.html Saluti, Mauro
  7. Mauro Piantanida

    Prima Tsuba

    Ciao, Daniele secondo me, per quel che può valere un parere su delle foto, dovrebbe essere autentica. La patina sembra bella omogenea ma non perfetta, e sembra essere stata montata (non lo dico per il sekigane, che si può facilmente falsificare, ma per l'alone di sali lasciato dalla seppa). La datazione (tardo Edo) e la scuola mi sembrano credibili. Credo molto dipenda dal prezzo che chiede il venditore. Saluti, Mauro
  8. ah! ora so chi mi ha soffiato la tsuba all'asta... Sono comunque contento che sia approdata sulle nostre sponde. Complimenti! Saluti, Mauro Piantanida
  9. Paolo, mi hai convinto, voto anch'io per i semi di pepe!
  10. Ciao, Matteo, questa è la trascrizione dell'origami, lascio a te il divertimento della traduzione: 認定書 一。 葡萄唐草図 鐔無銘古金工 竪丸形 赤銅角子地 高彫 露象嵌色絵 右は當協會に於て審査の結果保存刀装具と 鑑定しこれを証する 平成二十二年十一月十日 財団法人日本美術刀剣保存協會 PS: vedo che siete tutti loggati con nome e cognome; come faccio per adeguarmi (in effetti mi sembra una buona idea). Saluti a tutti.
  11. E se si trattasse di alkekengi (hōzuki - 酸漿 oppure ホオズキ)? http://vege.way-nift...e_cherry_02.jpg Saluti, Mauro
  12. Paolo, le tue analisi sono sempre attente e puntuali. Ma forse hitsu-ana allungati potrebbero solo confermare che la tsuba risale al periodo Edo relativamente precoce. Qui di seguito il link ad una tsuba attribuita alla scuola di Nara con hitsu-ana che mi sembrano comparabili alla tsuba di Serpiko: http://www.mfa.org/c...aishokkan-11731 Saluti, Mauro
  13. Bella tsuba, e grazie di condividere le immagini (e di far vivere il forum). La descriverei come: nadekaku-gata tetsu ishime-ji takaniku-zōgan uzura zu mumei tsuba 撫角形鉄石目地高肉象嵌鶉図無銘鐔 tsuba in ferro a forma di quadrato stondato, finitura superficiale che assomiglia a pietra con agemina in altorilievo, a tema quaglie, senza firma Per la scuola non saprei decidere tra Shōami (正阿弥), Nara (奈良) o Mito (水戸). Saluti, Mauro
  14. Mauro Piantanida

    Higo Koshirae

    Salve, Leonardo, non ho nemmeno mai cominciato ad occuparmi di saya, ma mi sono per caso imbattuto in questa pagina con la traduzione di un kanteisho che forse potrebbe esserti utile: http://www.nihontoan....com/fss336.htm
  15. Io non lo sapevo, ma pare che a Milano, presso il Meseo Nazionale della Scienza e della Tecnica, sia conservata una pregevole collezione di tsuba (purtroppo non in mostra, se non ho capito male). Ma intanto ecco il link con belle schede e foto: http://www.museoscie...a=tipologia&p=0 Saluti a tutti, Mauro
  16. Salve a tutti, ecco alcune tsuba che richiamano lo stesso soggetto: da: http://www.klefisch....e=1&itemid=9758 da: http://www.mfa.org/c...mple-gong-11696 da: http://www.sanmei.co.../en-us/d11.html Ed ecco l’oggetto misterioso che le tsuba riproducono: si tratta di un umpan o unpan (雲板) cioè un gong “a forma di nuvola” che nei templi richiama i monaci per la mensa (Buddhisti sì, i nostri samurai, ma mica tanto ascetici!) Da: http://en.wikipedia....Dinner_Gong.jpg
  17. Mauro Piantanida

    Opinione Tsuba

    Grazie Gaijin per l'articolo, i numeri sono veramente impressionanti (e tra l'altro ci fanno ben sperare che quando si compra una tsuba su eBay magari non ci porteremo a casa un pezzo da museo, ma ci sono comunque discrete possibilità che sia un pezzo autentico!) Proprio in questi giorni su e Bay è in vendita una tsuba (http://www.ebay.it/i...id=353016949200) di epoca Edo con decorazione keshō-tagane che il venditore descrive "beautiful pattern like autumn leaves" come ad avvalorare le convinzioni di GTO e di YamaArashi.
  18. Mauro Piantanida

    Opinione Tsuba

    Il testo che hai citato (Japanese sword-mounts in the collections of Field Museum, pp. 37-38) attribuisce questo tipo di decorazione a tsuba antiche fabbricate da costruttori di lame ed armature, quindi un'attribuzione ko-tōshō (ora sono convinto che sia errata) non era poi completamente peregrina!
  19. Complimenti mauri! sei vicinissimo a risolvere il busillis con la seconda tsuba (http://www.sanmei.co...a_guard654.html). Il fatto è che probabilmente molti Giapponesi usano i traduttori automatici per le versioni in inglese dei loro siti. Se si va a vedere le versioni originali con i kanji che descrivono le tsuba...
  20. Mauro Piantanida

    tsuba di forma inusuale

    Non avendo più nulla da "sfragugliare" con i vecchi topic, ne inizio uno nuovo. Propongo all'attenzione dei frequentatori del forum questa tsuba, la cui forma inusuale mi ha richiesto un bel po' di tempo per essere interpretata. Ecco le immagini: Le dimensioni sono 70 x 66,3 x 4,7 mm, peso 83 g, materiale principale ferro. Il venditore (nanbukucho di Kyoto, su eBay) suggeriva "school: Suruga style" e "pattern ichoo, or japanese ginkgo leaf" (ma è un'indicazione fuorviante). Lascio gli amici del forum a scervellarsi per un paio di giorni riguardo a cosa rappresenti la forma della tsuba; chiedo invece ogni possibile aiuto per un'eventuale attribuzione di scuola/stile. Saluti, Mauro
  21. Mauro Piantanida

    Nuova tsuba

    Mi permetterei di suggerire che la mei in foto potrebbe più probabilmente essere 江府住 正之. Per di più il nome Masayuki (正之) con questi kanji è citato da Sesko in Genealogies of Japanese Tsuba and Tôsô-Kinkô Artists (che è un testo che purtroppo non ho). Saluti, Mauro
  22. Mauro Piantanida

    Tsuba Higo

    Condivido, veramente notevole.
  23. Mauro Piantanida

    Tsuba Higo

    Complimenti, un pezzo bellissimo. Nella foto si intravede un'altra tsuba con mon, ci fai vedere anche quella?
  24. Mauro Piantanida

    Nuova tsuba

    Grazie, Paolo, per le informazioni, è comunque un punto da cui partire. Per quanto riguardala definizione di shippō (七宝) credo che significhi letteralmente Sette Tesori. Tesori spirituali (ascoltare la corretta dottrina, praticare la meditazione, ecc.) ognuno rispecchiato da un materiale prezioso e colorato (oro, argento, lapislazzulo, ecc.); era quindi un termine perfetto per descrivere la tecnica del cloisonné con I suoi multicolori smalti vitrei (peraltro introdotta in Giappone in epoca piuttosto tarda rispetto alla Cina ed alla stessa Europa). Ma shippō ha mantenuto anche il significato di decorazione “a cerchi intrecciati”, forse per l’omofonia con i kanji shi-ho, o “quattro direzioni” (questa la vendo come l’ho trovata, senza seri appoggi giustificativi). Comunque per certo esistono kamon Con questo pattern (vedi per es. http://www.tozandoshop.com/v/vspfiles/kamon/geometry2.html). Per Gaijin: bella tsuba, ora bisogna mettersi a decifrare il mei (lavoro faticoso, almeno per le mie competenze, ma vale la pena). Saluti a tutti.
  25. Mauro Piantanida

    Tsuba molto particolare

    E per continuare alcuni esempi di tsuba simili che ho trovato in giro (alcuni dei link non sono più validi): 1.The Japanese sword and its fittings, from the collections of the members of the Japanese Sword Society of New York and the Cooper Union Museum ... [exhibition] catalogue, Mar. 25-May 28, 1966 p. 26 2.http://katalog.muzeu...5%82oto?page=25 3.http://www.trocadero...101831/en3.html - Asta eBay chiusa il 28.10.2011 4.Asta eBay chiusa il 18.10.2011 5.http://images.cloud.worthpoint.com/wpimages/images/images1/1/0807/16/1_8f005fc4b6c7ba07f2d5187d28f09941.jpg - La descrizione riportava: “Edo Bundo Sukashi Iron Tsuba Spider & Web Design” 6.Asta eBay chiusa il 09.12.2011 La forma fundō era anche un kamon,cioè un emblema araldico (vedi: http://www.otomiya.c...utsu/fundou.htm) e come tale affianca altri mon in alcune tsuba: Per tornare alla tsuba oggetto del primo post, si può notare che è l’unione di due tassellature popolari nei decori tessili, il fundō tsunagi (分銅繋) nella parte centrale ed il shippō tsunagi (七宝繋) nelle strutture laterali. Che ne dite? Mi sembra che l’argomento potrebbe meritare ulteriori approfondimenti. Saluti a tutti.

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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