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Musashi

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Contenuti inseriti da Musashi

  1. Musashi

    Arrivederci ragazzi...

    Ciao Sandro, ti auguro davvero buona fortuna sei un ragazzo meritevole e inseguire così pervicacemente le proprie inclinazioni, passioni, sogni non è cosa comune al giorno d'oggi, crederci e insistere. Un viaggio non solo fisico ma anche interiore. Ancora complimenti per il tuo progetto, sono sicuro che non ci perderemo assolutamente di vista. Spero che potrai diventare il nostro ponte, i nostri occhi e le nostre orecchie in Giappone, per noi che rimaniamo qui nel Paese che, nonostante tutto, rimane il sogno di tanti nipponici. Buon Viaggio!
  2. Musashi

    Scuola Hizen

    Sembra essere un'ottima idea!
  3. Lorenzo però non devi allarmare così la gente. E' doverosissimo stigmatizzare le procedure illegali di esportazioni, è un illecito c'è poco da dire. Però da qui a dire che si mostra la propria lama col torokusho si passano dei guai ce ne passa, sia perchè comunque l'illecito è stato commesso dal venditore e non dall'acquirente, sia perchè quest'ultimo potrebbe essere (e spessissimo lo è) in buona fede e quindi ignorare questa evenienza d'illecito.
  4. Musashi

    un saluto

    Ri-benvenuto! Da un po' di anni che non ti si vede...
  5. La lama è meravigliosa! Quanto al sugata, il motohaba non mi pare tanto largo, certo non è esile ma io per largo intenderei qualcosa come 36-38 mm. E' largo forse in proporzione al nagasa, il forte sori, il kissaki corto e un funbari leggerissimo contribuiscono a dare a questa lama l'aspetto "contratto". Più che hadori esagerato parlerei di hamon profuso.
  6. Musashi

    Tsuba Shingen

    grazie mille per questo articolo, finalmente ne sappiamo un pò di più su queste tsuba che a volte mi lasciavano molto perplesso! Pensavo invece che la moda di queste tsuba risalisse prima del tardo edo, alcuni esemplare hanno infatti una ossidazione piuttosto scura...
  7. Musashi

    tsukaito in pelle

    La pelle a volte si trova anche in scamosciato, inoltre cotone e pelle possono essere anche laccate.
  8. Musashi

    salve

    benvenuto!
  9. Musashi

    ciao a tutti

    benvenuto!
  10. Musashi

    Saluti a tutti

    benvenuto!
  11. Musashi

    presentazione

    Benvenuto, anch'io sono delle tue parti. Dove pratichi?
  12. Gli hagire sono dei brutti, brutti difetti per la stessa ragione che indica lorenzo ma sotto un punto di vista più astratto. Sia i vecchi samurai, sia i più attento studiosi, sia anche comunità internazionale di nihontofili dice che una nihonto è tale ed apprezzabile come oggetto d'arte SOLO se possiamo ammirarla nel suo splendore, nelle sue caratteristiche naturali. Detto in parole più empiriche, occorre che una nihonto sia ben polita o in grado di superare un togi e tornare ad uno stato pristino (più vicino possibile alla mani che l'hanno concepita). Questo lo si vede per le lame stanche, con difetti profondi, geometrie sbilenche. E lo stesso vale per i difetti delle lame, perchè - e ora ragioniamo più in astratto - gli oggetti d'arte giapponesi (e le lame soprattutto) secondo il gusto nipponico devono apprezzarsi nella loro integrità e non solo per la loro antichità. Ne parlammo già, se vi ricordate, anche riferendoci ad altri esempi (così discutevamo dei templi giapponesi, del loro senso dell'arte e del restauro "integrale" a scapito dei resti storici: noi le chiese le restauriamo, da loro invece i templi venivano ristrutturati, rinverditi, rinnovati anche in maniera drastica). Il discorso difetti, in questo caso si nota ancor di più, rientra in questa concezione di apprezzamento-valutazione di una lama perchè un difetto così piccolo e impercettibile inficia grandemente la considerazione che si ha su una lama proprio perchè "astrattamente" renderebbe la stessa inutilizzabile sul campo di battaglia. Magari la nostra concezione occidentale è diversa (lo dimostrano i nostri cimeli bellici medioevali) ma questa è quella nipponica e quindi la gravità di un difetto è rapportabile a quanto possa essere fatale (conseguenze, in astratto) su un campo di battaglia.
  13. Musashi

    Hamon e yaki-ire

    Yama ho visto lame dove è stato eseguito uno tsuchioki in maniera differente, con un solo tipo di "impasto" (scuro) ma distribuito in maniera diversa. Se non erro era una lama di Gassan.
  14. Musashi

    Setsudan mei

    Si ma è sempre un choji "gunomizzato", ha spesso un andamento regolare, un certo tipo di configurazione visiva. Insomma, se metti a confronto dei choji bizen e hizen noti subito la differenza. Inoltre, tanto per rimanere in tema di hamon irregolari, la scuola hizen faceva anche diversi hitatsura ma i maestri soshu lo facevano in maniera diversa.
  15. Musashi

    Rikugun Jumei Tōshō Kikakutō

    Penso che più che altro si parli di gunto. Quando troviamo una stella già dovremmo essere nel campo delle gendaito ma questo non è assoluto perchè è sì vero che le "star stamp" sono tutte gendaito, è tuttavia vero che ci sono anche numerose gendaito - durante il periodo bellico - che non hanno il punzone con la stella. Non bisogna farsi ingannare dai rigidi schemi di datazioni, punzoni, forgiatori, la valutazione attenta è sempre un presupposto necessario, altrimenti si cade nell'errore di molti che (con superficialità) legano a prescindere il valore e la qualità di una lama al nome del forgiatore.
  16. Ma per adesso la lama dove si trova?
  17. tanto per rimanere in tema https://www.aoi-art.com/auction/auction.cgi?acc=disp&no=1297476327&t=1213703271
  18. Musashi

    Mi presento

    Ciao Marco, benvenuto! Non ho potuto fare a meno di notare il tuo avatar...beh, a prescindere dalla piena libertà che ognuno ha di scegliere nomi e immagini, non posso non farti notare che la rappresentazione di una replica industriale è un pò un controsenso su questo forum che tratta invece solo di nihonto. Poi magari sono troppo pignolo...
  19. Musashi

    mumei ko-mihara

    La lama sebbene "lineare" è notevole. Mi colpisce soprattutto il tessuto, con questo itame molto largo che si altera in prossimità dello habuchi. Stando all'oshigata in effetti dovrei dar ragione Gian riguardo al boshi ichimonji. Le foto sembrano raccontare un'altra storia, anzi sembrano non raccontar nulla perchè sono poco chiare, certi particolari dovrebbero effettivamente guardarsi dal vivo. Nonostante l'osservazione diretta talvolta le foto aiutano, ma non è questo il nostro caso. Si potrebbe condividere la definizione in hakikake però non mi sento di attribuire a questa visione poco percepibile e "forzata" dell'immagine proprio questo tipo di boshi. L'esecutore dell'oshigata ha sicuramente avuto più mezzi di noi a disposizione. Invece vorrei farvi notare che quell'arzigogolo di cui parla thomas è nel lato ura, mentre quella macchia scura che thomas intravede nella foto è nel lato omote. Ora son due le cose, o il disegnatore ha sbagliato o quest'area indefinita sul boshi è su entrambi i lati.
  20. Restaurare una lama e restituirle dignità dovrebbe essere quasi un dovere perchè le nihonto, a differenza di altri oggetti d'arte, si apprezza e si può apprezzare pienamente solo se degnamente e perfettamente restaurata (nel senso di portarla "a nuovo"). Il restauro di una spada si svolge principalmente sulla lama, la vera protagonista. Il koshirae è solo una cornice, degnissima e pregiatissima, ma sempre cornice. Tutto ciò però deve essere sempre rapportato alla sostanza delle cose, come ha detto yama non tutte le lame sono degne di essere restaurate (per la scarsa qualità in se della lama) o possono assurgere, purtroppo, ad esser degne (perchè oramai in stato irrimediabilmente pietoso). Valutare le suddette condizioni a volte sembra semplice ma ti assicuro che occorre studio ed esperienza perchè a volte possono esserci dei difetti vitali nella lama ma comunque difficilmente riconoscibili e che ne inficiano la qualità e il valore. Mentre, per converso, possono esserci lame solamente arruginite in superficie ma perfettamente, sorprendentemente, recuperabili (ad esempio, una lama trovata in cantina di qualche nostro fortunatissimo amico sul forum).
  21. Il venditore fujisan... mi risulta affidabile. Daimyou lo conosciamo.

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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