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Sashimi

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Mi è stata regalata da mio padre questa spada: acquistata ad un asta privata (per la morte di un vecchio "collezionista"...).

 

Il fodero sembra in avorio o corno (non riesco a capire) ma molto compatto e pesante, con un anima in legno parecchio vecchia e consumata. il tutto con una lavorazione decisamente grossolana (?) ma con una forma particolare su cui è stato sagomato l'avorio (?)(img 10). Delle decorazioni non mi pronuncio.

 

Il cordino rosso sembra una cinesata bella nuova, con il tappino e gli anelli di fissaggio in tolla e danno l'impressione di non centrare niente con il resto (che sia vero o non vero) però...

 

lo stesso vale per la lama, che pare parecchio vecchia e rovinata e nonostante ciò ancora ben affilata e con macchie che non riesco ad identificare (img12)(oltre all'ossido e ai segni). La spinatura sembra finta e infatti la lama esce dall'impugnatura facilmente mostrando un codolo (?) troncato all'altezza di un vecchio foro di spinatura (non sto usando termini giapponesi volutamente, prima di dir cavolate).

 

http://www.paolofreddi.it/Download/Topic/DSCF0001.JPG

 

http://www.paolofreddi.it/Download/Topic/DSCF0002.JPG

 

http://www.paolofreddi.it/Download/Topic/DSCF0003.JPG

 

http://www.paolofreddi.it/Download/Topic/DSCF0004.JPG

 

http://www.paolofreddi.it/Download/Topic/DSCF0005.JPG

 

http://www.paolofreddi.it/Download/Topic/DSCF0006.JPG

 

http://www.paolofreddi.it/Download/Topic/DSCF0007.JPG

 

http://www.paolofreddi.it/Download/Topic/DSCF0008.JPG

 

http://www.paolofreddi.it/Download/Topic/DSCF0009.JPG

 

http://www.paolofreddi.it/Download/Topic/DSCF0010.JPG

 

http://www.paolofreddi.it/Download/Topic/DSCF0011.JPG

 

http://www.paolofreddi.it/Download/Topic/DSCF0012.JPG

 

http://www.paolofreddi.it/Download/Topic/DSCF0013.JPG

 

 

 

 

Sapreste dare voi un'interpretazione a questa spada... Le immagini spero siano sufficienti per capirci qualcosa (caso mai ne provo a fare altre). Il macro della mia digitale non è un vero macro e senza cavalletto non è facile.

 

 

 

 

Un grazie anticipato

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sinceramente le impressioni che ne traggo sono tutto tranne che buone... il koshirae(rivestimento della lama) mi pare piuttosto improvvisato e totalmente fuori dai canoni delle montature... la lama poi mi pare un pezzo di ferro che con una nihonto ha davvero poco in comune... non sembra presentare hamon(linea di tempra) ma questo è il male minore, ha una forma davvero orrenda, se mi permetti il termine... non ha nemmeno tutte le parti caratteristiche di una lama giapponese.. anche il nakago è totalmente improvvisato e inappropriato... con quel taglio che sega a metà il mekugi ana(foro) ecc...

mi spiace essere brusco ma penso proprio si tratti di un falso di quelli che venivano realizzati a inizio secolo(se va bene) ad uso dei turisti...

GcB

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Il koshirae è di osso di cervo inciso, tipico del fine ottocento primi novecento venivano costruiti per il mercato occidentale. La lama, una volta poteva essere qualcosa di apprezzabile,raramente iserivano lame buone in questi koshirae. Senzaltro la lama e una NIHONTO ridotta abbastanza male.Così come è messa fa arredamento, non credo sia il caso di investirci per il restauro.

Mi spiace non darti buone notizie. Comunque a volte è successo di trovarci lame importanti.

Saluti.

Massimo Togishi.

Presidente I.N.T.K.

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Ciao! Vedo che ci ritroviamo anche su questo forum! Ti spiego qui cosa mi aveva lasciato perplesso nelle foto.

 

Lasciamo perdere la montatura che la trovo personalmente raccapricciante... due cose della lama aveva attirato la mia attenzione, la prima era il nakago tagliato che è piuttosto insolito da vedere su di una replica e la seconda era il fatto che le macchie di ossido sembravano formare una specie di schema tipo hada... riguardando bene le foto la lama però sembra parecchio malfatta... sembra originale ma o è nata male fin dall'inizio oppure è stata pesantemente rovinata

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Il koshirae è di osso di cervo inciso, tipico del fine ottocento primi novecento venivano costruiti per il mercato occidentale. La lama, una volta poteva essere qualcosa di apprezzabile,raramente iserivano lame buone in questi koshirae. Senzaltro la lama e una NIHONTO ridotta abbastanza male.Così come è messa fa arredamento, non credo sia il caso di investirci per il restauro.

Mi spiace non darti buone notizie. Comunque a volte è successo di trovarci lame importanti.

Saluti.

Massimo Togishi.

Presidente I.N.T.K.

 

 

wow sono giunto alle stesse conclusioni del presidente!!!

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Il Koshirae in corno è proprio fuori dai mie schemi e non sarei obiettivo e capace di una analisi serena.

 

Per quanto riguarda la lama, GianC è stato abbastanza "brusco" e forse potrebbe avere ragione, però......... non si sà mai.

Sicuramente la lama e molto mal ridotta ed all'apparenza sembra un pezzo di ferro qualunque ma forse si intravede un Hamon di tipo forse Suguha.

Per quanto riguarda il Nakago, sembra quasi che per esigenze di montaggio nel Koshirae in osso, sia stato brutalmente segato all'altezza del Mekugi ana. Se questo è vero, vuol dire che originariamente il Nakago esisteva e quindi la lama aveva una sua forma quantomeno "dignitosa".

C'è un altro particolare da considerare: esiste l'alloggiamento per lo Habaki che negli anni è andato perduto.

Questo conferma ancor di più l'esistenza di una originale "forma a lama" del tuo "pezzo di ferro".

 

Detto questo, dubito molto che sotto i graffi e la patina del tempo si nasconda una lama di pregio però, forse, potrebbe esserci una lama realizzata in Cina od a Singapore oppure, forse, una lama forgiata secondo i metodi tradizionali.

Comunque non ti illudere ed esaltare troppo - solo una accurata visione dal vivo della lama permette di fornire un giudizio più preciso ed eventualmente consigliare l'apertura di una piccola "finestra" di politura per esaminare la presenza di eventuale stoffa e tempra della lama stessa.

Modificato: da Paolo

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Sto tutto gongolando per la vostra profusione di spiegazioni (letteralmente) :ballo:

Comunque se mi dite che è una brutta cinesata, o magari koreanata, o magari qualcos'altro che non una giapponese autentica non fate altro che aiutarmi a capire meglio e di certo non mi offendete :numerouno: ne mi date un dispiacere (sarebbe molto peggio sapere di avere per le mani una nihonto anche brutta che qualcuno ha ridotto in quella maniera).

Anzi più dettagli mi date e più ne approfitto (per imparare qualcosa).

La seconda domanda (che sarebbe venuta più avanti) era in effetti se fosse valsa la pena di un restauro che allo stato attuale io non sarei di certo in grado di fare, mentre se è una cinesata posso benissimo usarla per iniziare ad impratichirmi un pochino... magari seguendo i vostri consigli :tiprego:

 

Piccola nota; vi sono alcune spade tradizionali coreane (o almeno alcune delle tante versioni (weol do, yeoh do, jimgum, hwando e altre) molto simili alla katana giapponese, alcune un poco più lunghe altre (come quella più moderna, usata nell'haedong) un pò più corte, molte di queste forgiate proprio da poco prima della prima guerra mondiale e destinate esclusivamente agli ufficiali dell'esercito (un pò come si usava anche in giappone) e come era tradizione sin dall'epoca dei Tre Regni (57 AC-668 DC).

secondo voi vi è la possibilità che trattarsi di qualcosa del genere?

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Il Koshirae in corno è proprio fuori dai mie schemi e non sarei obiettivo e capace di una analisi serena.

 

Per quanto riguarda la lama, GianC è stato abbastanza "brusco" e forse potrebbe avere ragione, però......... non si sà mai.

Sicuramente la lama e molto mal ridotta ed all'apparenza sembra un pezzo di ferro qualunque ma forse si intravede un Hamon di tipo forse Suguha.

Per quanto riguarda il Nakago, sembra quasi che per esigenze di montaggio nel Koshirae in osso, sia stato brutalmente segato all'altezza del Mekugi ana. Se questo è vero, vuol dire che originariamente il Nakago esisteva e quindi la lama aveva una sua forma quantomeno "dignitosa".

C'è un altro particolare da considerare: esiste l'alloggiamento per lo Habaki che negli anni è andato perduto.

Questo conferma ancor di più l'esistenza di una originale "forma a lama" del tuo "pezzo di ferro".

 

Detto questo, dubito molto che sotto i graffi e la patina del tempo si nasconda una lama di pregio però, forse, potrebbe esserci una lama realizzata in Cina od a Singapore oppure, forse, una lama forgiata secondo i metodi tradizionali.

Comunque non ti illudere ed esaltare troppo - solo una accurata visione dal vivo della lama permette di fornire un giudizio più preciso ed eventualmente consigliare l'apertura di una piccola "finestra" di politura per esaminare la presenza di eventuale stoffa e tempra della lama stessa.

 

ho notato anche io una lievissima ombra lungo il filo... non vorrei sembrare brusco o presuntuoso ma mi pare che la lama sia comunque frutto di una limatura...così come certi segni... ho notato anche che si intravvede un munemachi ma non sembra esserchi un hamachi...anche il nakago segato da adito a dei dubbi... ma sinceramente non credo che si possa più parlare di una nihonto ammesso che lo sia mai stata...

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Sashimi ... ma perchè non metti, la prossima volta, le foto direttamente sul forum. E' una rottura dover clikkare ed attendere la foto una alla volta. Se le metti nella tua discussione le si guarda tutte assieme.

 

Shirojiro

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Quoto paolo! secondo me sono le spoglie di una nihonto...

Modificato: da C3CCO

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Dopo il periodo meiji, in giappone si diffusero diverse opere tipo questa, venivano vendute ai turisti occidentali come souvenir.

Ovviamente le lame all'interno venivano realizzate di bassa qualità oppure venivano riciclate vecchie lame rovinate o spezzate o di scarso valore.

Per quanto riguarda la tua lama credo che siamo di fronte a uno di questi ultimi casi.

 

Ne abbiamo parlato anche qui:

http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=2792

 

Comunque sia, anche se non è una lama di valore, ha un certo interesse storico, conservala bene.



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scusate l'ora tarda: ho finito di lavorare adesso (anzi, posto tra un rendering e l'altro) :fuso:

 

tutte le vostre considerazioni mi hanno spinto ad osservare più attentamente.

ho fatto anche qualche foto di altri dettagli che magari possono aiutare (evviva sono riuscito ad inviarle, l'altra volta mi aveva rimbalzato, per questo le avevo messe sull'ftp)

 

avevo già pensato di prendere le misure che non vi avevo dato l'altro giorno (distratto? :whistle: ) e che in effetti mi sembra importanti :rouletterussa:

 

allora: in effetti la lama è abbastanza piccola, in tutti i sensi, non quanto un wakizashi ma sembra quasi una lama da donna o da bambino (in confronto ad una katana)

lungh: 67.7 cmm

ASCF0001.JPG

ASCF0003.JPG

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(scusate mi si è troncato all'improvviso mentre scrivevo)

 

dicevo dimensioni lama

lunghezza: 67.7 al mekugi ana

53.7 allo habaki

larghezza: 21.25 mm allo habaki

18.00 mm al kissaki

spessore: 6.1 mm

 

peso lama 420 gr

peso fodero 530 ....praticamente pesa + il koshirae della lama

 

sul nakago si vede ineffetti proprio come sia stato limato fino a create una tacca profonda e poi spezzato, al centro del mekugi ana.

 

ora... se voi mi date il permesso (e magari anche qualche consiglio pratico su come operare) io tenterei una pulitura di un piccolo lembo di acciaio. Ho alcune pietre medio fini e fini (solo a olio, perdonatemi), potrebbe andare bene usare quelle seguite da pulimento e rossetto entrambi con borlone di cotone morbido?

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ti sconsiglio uso di pietre finiresti per comprometterla maggiormente sashimi

falla vedere ad un esperto l'unicomodo in cui puoi procedere adesso e quello di tentare si stabilizzare l'ossidazione applicado del choji abura (olio di garofano apposito per le nihonto)

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sashimi la politura è come un'operazione chirurgica, se la fai improvvisandoti medico combini solo dei danni gravissimi

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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