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Posto un horimono un po' strano..anche se la fattura non sembra eccezionale è particolare

08688_1.jpg

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Masahiro, bellissima lama a mio avviso. Stavo leggendo che questo tipo di Horimono si chiama Ranma Sukashi o Sukashibori, ma non è molto comune. Grazie Cecco :arigatou

 

 

Correzione: all'inizio avevo scritto che lo Horimono in questione si chiamasse Hairyū, l' eccellente Paolo mi ha fatto invece notare che si tratta di Ranma Sukashi o Sukashibori. Scusate per l'inesattezza :arigatou:

Modificato: da sandro

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curioso davvero, anche se personalmete non apprezzo molto gli horimono questo è davvero particolare

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molto strano, in passato mi è capitato di trovare un'altro Ranma Sukashi :

 

14.jpg

 

e mi sono chiesto come facessero a farlo ??? non mi sembra di facile realizzazione e se poi si considera che un horimono di questo tipo altera inevitabilmente la struttura fisica di una nihonto ( credo che in certi casi possa variare persino il sori ) il dubbio è ancor più lecito.

Mi spiego, un lavoro eccessivo o fatto male poteva danneggiare la lama !!

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penso che horimono di questo tipo sicuramente, oltre ad alterare la struttura fisica (anche se, murakami, non penso come possa influire sul sori...pensi forse ad un allentamento della struttura metallica in tensione?), possano davvero rendere una lama meno solida.

Credo che ci si possa permettere di eseguire lavori del genere su dei tanto, su waki o katana impensabili (se si considera tutto sotto il profilo funzionale della lama).


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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concordo pure io sul fatto che rendano le lame molto meno solide...

qualcuno sa quando hanno inizato ad apparire sulle lame?

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Nemmeno io impazzisco per gli horimono "pesanti". Questi poi sono molto particolari.

Come detto da Musashi e Matteo, penso che la funzionalità della lama risulti compromessa comunque da un lavoro del genere...

Aggiungo alla domanda di Matteo, CHI poteva permettersi di rendere "inutilizzabile" una lama? Persone facoltose immagino...


Alberto

 

"Prega affinchè l'altro non sfoderi, ma alla fine, se non fosse possibile evitarlo, mettilo a morte con un colpo solo, e prega perchè riposi in pace"

"la verità, niente di più sovversivo"

 

Sempre sia lodata la funzione "CERCA"

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Un attimo ragazzi, riflettiamo con calma. A prescindere dal gusto personale (anche io non trovo che questi horimono siano di una bellezza particolare) penso che sbilanciarsi nel dire che si tratta di un indebolimento strutturale considerevole sia perlomeno azzardato.

Non sono un esperto di strutture portanti, ma mie recenti esperienze nel campo degli stampi plastici industriali mi hanno aperto un mondo sul significato delle scanalature nelle fugure solide, talvolta l'asportazione di materiale lungo determinate linee di flessione non diminuisce la resistenza meccanica ma la aumenta.

Questo avviende perchè le forze, i cosiddetti "momenti" vengono indotti ad agire lungo determinate linee creando dunque una resistenza strutturale simile ai telai delle moto, o alla torre Eiffel o ad un ponte.

Teniamo inoltre presente che si tratta di un tanto o comunque di lame corte in cui quindi l'azione di flessione è ridotta ai minimi.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Direi che Ken ha ragione.

In ogni caso, fino ad ora li ho visto solo su Ko wakizashi (lame inferiori ai 35 - 40 cm di nagasa)

Modificato: da Paolo

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Trovo gli horimono postati molto eleganti (a prescindere o forse proprio per il fatto di essere traforati)... mi sembra che impreziosiscano la lama.

Altre volte, gli horimono non incontrano il mio gradimento... dipende! :checcevofa:

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Sono appena arrivato nel forum, non vorrei quindi dare l'impressione di intrufolarmi nelle discussioni o peccare di ubris, quello che mi sembra importante sottolineare è che lame con horimono molto particolareggiati, soprattutto come quelle postate nella discussione (a traforo), non avevano come primario scopo l'offesa, per quanto fossero efficienti al'uso, ma, molto spesso (non sempre) erano forgiate specificatamente per essere donate a templi.

Resta il fatto, fondamentale, come ha sottolineato Kentozazen, che vista la loro lunghezza ridotta la struttura non subissero grande stress e quindi mantenessero le capacità di resistenza e taglio tipiche delle nihonto senza horimono.

A ciò aggiungerei che, come qualcun'altro ha accennato, queste erano per lo più uno status, visto il periodo nel quale sono state forgiate.

Personalemente, se pur apprezzi la tecnica dell'horimono e le bellissime realizzazioni che sono stati capaci di produrre, preferisco una lama senza o con degli elegantissimi Hi.

Saluti

Giovanni


"The credit belongs to the man who is actually in the arena; whose face is marred by the dust and sweat and blood; who knows the great enthusiasms, the great devotions and spends himself in a worthy cause;[...] who at the best, knows in the end the triumph of high achievement, and who, at worst, if he fails, at least fails while daring greatly; so that his place shall never be with those cold and timid souls who know neither victory or defeat"

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Un attimo ragazzi, riflettiamo con calma. A prescindere dal gusto personale (anche io non trovo che questi horimono siano di una bellezza particolare) penso che sbilanciarsi nel dire che si tratta di un indebolimento strutturale considerevole sia perlomeno azzardato.

Non sono un esperto di strutture portanti, ma mie recenti esperienze nel campo degli stampi plastici industriali mi hanno aperto un mondo sul significato delle scanalature nelle fugure solide, talvolta l'asportazione di materiale lungo determinate linee di flessione non diminuisce la resistenza meccanica ma la aumenta.

Questo avviende perchè le forze, i cosiddetti "momenti" vengono indotti ad agire lungo determinate linee creando dunque una resistenza strutturale simile ai telai delle moto, o alla torre Eiffel o ad un ponte.

Teniamo inoltre presente che si tratta di un tanto o comunque di lame corte in cui quindi l'azione di flessione è ridotta ai minimi.

Che addirittura quindi una lama (corta, ok) ne guadagni a volte in termini di resistenza strutturale?

Scusami se ho dato per scontato il contrario. :arigatou:

Davvero interessante...


Alberto

 

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La resistenza strutturale è relativamente importante in questi casi.

 

Questo tipo di lame erano destinate a personaggi che probabilmente non le avrebbero mai usate, oppure come giustamente Giova ha fatto notare a templi o altre istituzioni.

 

Riguardo all'antichità degli horimono, direi che sono molto antichi. Resta da definire che siano atobori o meno, ma ho esempi fotografati sui miei testi di resti di horimono su pesanti suriage completamente riossidati.. ne deduco che risalgano a tempi antichi.

 

Ps; Murakami, molto bello l'esempio che hai postato.

Modificato: da Lorenzo

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Paolo mi ha fatto invece notare che si tratta di Ranma Sukashi o Sukashibori.

 

Nel caso di sukashibori capisci da solo che cosa significhi, nel caso di Ranma invece è per paragone al ranma che è una griglia con trafori decorativi che sta sopra i fusuma (porte scorrevoli) nelle costruzioni tradizionali

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Grazie mille per la spiegazione Lorenzo :arigatou:

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penso che horimono di questo tipo sicuramente, oltre ad alterare la struttura fisica (anche se, murakami, non penso come possa influire sul sori...pensi forse ad un allentamento della struttura metallica in tensione?), possano davvero rendere una lama meno solida.

Credo che ci si possa permettere di eseguire lavori del genere su dei tanto, su waki o katana impensabili (se si considera tutto sotto il profilo funzionale della lama).

Esatto, l'ho letto da qualche parte, se trovo il link lo posto ;)

 

PS1 Confermo che la variazione del sori va intesa su lame più lunghe, un tanto come quello da me postato non risente di variazioni di questo tipo.

 

PS2 Grazie Lorenzo :ok: !,

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