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mauri

A proposito di tradizione

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E' un problema che non si pone, tutti coloro che conoscono il procedimento sanno per certo che non si fanno interventi invasivi sulla lama prima che questa sia stata temprata, perché andrebbero a discapito della sua tenuta strutturale, senza contare che fare anche eventuali aggiustamenti dopo la tempra, con questi, come a già fatto notare Simone, sono horimono, ( perché tali sono considerati, e con questi a volte si integrano) sarebbe come truccarsi prima di lavarsi il viso.
Magari però non e forse il caso di aspettare un centinaio d'anni per farne uno, questo si.

Modificato: da mauri

"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Molto bello il video betadine, uno dei più completi che circolano in rete.

Qualcuno sa riconoscere chi siano i vari maestri che si vedono lavorare?

 

quelli del secondo filmato sono:

 

Kihara Akira - murage (tatara, nominato nel 1986)

Gassan Sadatoshi - forgiatore (col titolo di Mukasa)

Honami Koshu - togishi

 

molto interessante anche la tradizione del Tatara che sembra sia regolato da fasi lunari e tempistiche determinate (e molto raramente: 1 o 2 volte all'anno)


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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peccato che del link che hai postato non posso vedere le foto (non sono autorizzato!!! .... boh??)

 

 

e comunque "l'utensile" per la formazione degli hi si chiama yoshikazu (e nel libro di mr. Kapp dice anche che si lavora allontanandosi dal corpo )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

p.s. sempre sulla Tatara . . i Murage attualmente autorizzati sono solo 2, Akira e Katsuhiko Watanabe (autorizzato dal 2002)

 

e ho appreso anche che il Giappone è stato molto bravo nel perfezionare le tecniche (dalla Corea per la tatara) e... (non mi picchiate)

dalla Cina per il metodo di forgiatura.


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Se non puoi vedere le immagini guarda questa:http://www.rma-tools.com/index.php?main_page=product_info&products_id=498&zenid=d133994d03008a658826b929fd8003bb

E' per il legno, ma come puoi notare il procedimento è lo stesso, è un modo tradizionale che viene usato nel fai da te.

Soppiantato ampiamente dalle fresatrici.

Per cui: yoshikazu = Vastringhe :http://www.rma-tools.com/index.php?main_page=index&cPath=67_89_83

 

Meravigliosa deriva sta prendendo questo post sulla tradizione, da tradizione nel rispetto delle regole tramandate a tradizione del fai da te italico, sembra un passaggio di un film neorealista, veramente interessante.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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giusto per precisare le fasi tradizionali...

 

dopo lo yaki-ire la spada subisce molti trattamenti che in questo video non sono mostrati che logicamente appaiono indispensabili.

 

Innanzitutto la tempra forma per forza di cose delle tensioni interne fortissime e irregolarmente distribuite. Chi ha visto la tempra del maestro Yoshihara a Novara si sarà reso conto che quello che esce fuori dalla vasca è ancora un manufatto molto grezzo.

Per ovviare al problema si può usare un rinvenimento, cioè una seconda tempra a una temperatura molto più bassa, si sa che questa è una procedura utilizzata a Bizen e che questo procedimento distende il materiale rendendolo più flessibile ed elastico e diffonde i grani di nie e gli altri hataraki forti, generando le scie di nioi, gli yo e le altre forme di hataraki lievi tipiche proprio del Bizen-den.

 

Considerate inoltre che la tempra è un fenomeno fisico, quindi completamente reversibile, per fare un esempio, è come scongelare o ricongelare l'acqua.

Se il maestro si rende conto di aver fatto una tempra sbagliata può scaldare l'acciaio al calor giallo e far raffreddare all'aria la lama ed essa tornerà (entro certi limiti) come prima di averla temprata.

 

Quello che volevo dire comunque è che dopo la tempra, essa si storge in vari punti e può generare gobbe, pieghe o altri difetti in superficie, dovute alle drastiche tensioni della tempra.

La prima operazione che si fa normalmente è di porre la lama su un blocco di rame rovente.

Questo riscaldamento indotto solleva la lama dalle tensioni interne e la "ammorbidisce" quel tanto che basta al forgiatore per raddrizzarla longitudinalmente e per imporre il sori definitivo.

Un altra fase che non viene mostrata è la prima sgrossatura, che non avviene a pietra, come potrebbe sembrare ma viene eseguita con delle apposite pialle da acciaio che definiscono le geometrie definitive e il primo filo.

E' in questa fase che viene eventualmente scavato lo hi (o gli hi) .

La lama viene quindi passata su alcune pietre molto abrasive, più grezze dell'arato che si usa normalmente come prima pietra nel togi.

Questa passata sulle prime pietre, normalmente fatta proprio dal forgiatore, dà la forma definitiva alla spada.

La lama viene quindi passata al togishi che svolge la prima fase per dare le dimensioni e le geometrie precise della lama. In questo stato semidefinitivo lavorano il sayashi e l'habakishi.

Una volta pronto il vestito, il togishi termina la politura con lo shiagetogi finale e la spada è pronta.



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si "i tools" li avevo visti nel The Craft of the Japanese Sword ... (grazie a voi ho ritirato fuori "carte" che non ricordavo neanche di avere.

 

 

Sempre in merito alla tradizione - più legata all'uso - guardatevi questo .. (per chi ha fretta) imouto-chan Midari ripone la spada nella sua sari in un modo spettacolare (3:00)... mentre al 4e30 c'è un esercizio che potreste fare con i vostri figli... anche lei lo fa con suo padre sensei Tanaka.

 

se lo fate poi ci raccontate l'emozione provata (anche se un samurai non dovrebbe esternernarle)

https://www.youtube.com/watch?v=nQatxBUCZxM

 

 

buon w.e. (finalmente ho finito di lavorare)

Luciano


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Anche sotto questo aspetto sarebbe bello aprire un articolo magari accompagnato da qualche riflessione di persone che praticano ad un certo livello, come ho più volte detto io non sono tra queste, le mie arti marziali sono meno blasonate e soprattutto non adoperano più questi mezzi, per cui diviene difficile anche solo spiegarne le differenze.

Personalmente però nel momento che, come in questi casi è l'uomo che fa la differenza, tornando ad una ricerca etica e di forma sono attratto da personaggi che antepongono la grazia alla forza e l'armonia alla velocità.

Vi posto due video che penso, anche se datati, almeno per quanto mi riguarda, rimangono veramente a livelli esagerati:

 

 


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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io sinceramente nei video postati vedo la grazia della forza e l'armonia della velocità

 

 

una rigida e meticolosa cura e preparazione per fare gesti apparentemente banali ... un pò come le nihonto ... parrebbe una semplice forgiatura

 

 

....e non ti posto il famoso video di Sensei Hidy Ochai and the apple (grazie e armonia .. e dedizione maniacale per gestire la forza e la velocità)

 

 

p.s. guardando il video del Sensei Katori Shinto o quello di Hada Junichi io ancora non capacito della facilità con cui persone non di elevata statura riescano ad estrarre un metro di lama.

:birra: :birra:


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Se non vuoi postarlo il video di Sensei Hidy Ochai, penso nessuno ti oblighi a farlo, e mi fa molto piacere invece,che in quelli postati da me tu riesca ad apprezzare sfumature che a me sono sfuggite, ma come ho premesso io non sono un praticante di queste discipline.

Se ognuno di voi, come hai fatto tu, esprimesse il suo parere, forse, ne avremmo tutti una visione più completa, anche coloro che non sono praticanti.




"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Video molto belli! :arigatou:

 

Il primo si può subito notare il grado di Dan del Maestro, infatti ci mostra tutta l'esperienza del grande Sensei Sugino Yoshio, movimenti precisi, aggraziati e allo stesso tempo efficaci... Un equilibrio generale che lo rende un gran Sensei.

Io pratico Katori Shinto Ryu, non ancora a livelli alti, però vedere questi grandi Maestri all'opera fa sempre bene e piacere.

 

Per chi non lo conoscesse, il Maestro Sugino è una figura importante in Giappone.

Vi posto una breve biografia del Sensei:

 

Sugino Yoshio

 

Nel secondo video si può apprezzare un'altro grande Sensei, conosco meno l'Aikido, o meglio, non avendolo praticato, però i movimenti e la grazia del Maestro Morihei Ueshiba sono su livelli impressionanti.


HAqDe6c.png

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io non pratico niente, nei tempi passati seguivo le arti marziali in genere e mi sono trovato in Oriente per diverso tempo avendo la fortuna di condividere luoghi magici (sotto questo aspetto) m'è rimasta la passione e un boschetto di bambù dove giocare con le mie lame.

Ora sono col telefonino (si dice ancora così??) ma prometto di inserire il video.

"sono le parole scritte ad esser fredde" a voce tutto risulterebbe più delicato e appassionante.


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se vuoi giocare con il bambù spero bene che vorrai usare lame " da gioco".

Le vecchie signore devono essere ben accudite :)

 

Sul fatto che le parole scritte siano fredde ci si potrebbe aprire un dibattito :gocciolone::gocciolone: , comunque se ti fa piacere incontrarci puoi venire a uno degli incontri della associazione, il prossimo è il 13 Dicembre al castello di Verona, normalmente ci incontriamo a Firenze che ti è anche più vicino.



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La cosa che ritengo esageratamente bella in alcuni praticanti è riuscire ad essere semplici ''fare senza sembrare di fare'', allo stesso tempo funzionali, quindi non usando i soli movimenti di braccia ma bensì di tutto il corpo, questo morbido, con spalle rilassate, postura dritta (considerate che per ogni angolo perderete necessariamente della forza) e la cosa che più sto studiando attualmente è il ''riempire le pause'', è un concetto non molto facile da spiegare.
A proposito mi permetto di ripostare un video di un Koryū non molto conosciuto, in cui è possibile vedere praticare Sensei Ito Manabu, con cui ho avuto la grandissima fortuna di praticare e di diventarne allievo:

 

https://www.youtube.com/watch?v=pU4Ene6czhs

 

Chiesi informazioni già a suo tempo sul forum, vedi http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=8010, ma non essendoci palestre loro affiliate e praticanti fuori del Giappone (chi mi conosce saprà della mia caparbietà e che son duro peggio delle pine verdi...) non era possibile praticarlo, quindi come dire...non è stato affatto facile, ma ho trovato il modo di conoscerli e soprattutto di creare un rapporto con loro.


"Indiana Jones e la lama perduta"

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A proposito di tradizione, se la storia che leggo oggi è vera e non buonismo da rete, mi sento di dire che vorrei essere uno di quelli che per lo Sport, ha preso questa iniziativa: https://it.eurosport.yahoo.com/blog/sport-in-rete/il-rayo-vallecano-aiuta-un-85enne-sfrattata-110915900.html

Questa non è da annoverare tra le mosse segrete per pochi adepti, è forse una di quelle col tempo dimenticate ma che hanno sicuramente un effetto benevolo anche sui non praticanti.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Scusate l'ignoranza abissale, nel video di Sugino Sensei, dove superlativa per me è l'essenzialità dei gesti (compresi i passi avanti ed indrè, non solo l'utilizzo della katana), non mi spiego il colpo che questi dà alla tsuka con la mano destra, producendo un rumore e forse facendo ruotare? la spada, immediatamente prima di reinfilarla nella saya. Licenza da Sensei? il movimento è codificato?

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