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pier1988

Consiglio su Wakizashi e seguente politura.....

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Ho un buco di mezzora e l'argomento mi intriga, sapevo che i pareri esimi avrebbero illuminato le mie prime impressioni su questa lama.

Quindi dato l'indubbio accorciamento (osuriage) effettuato si potrebbero dedurre delle cose:

- sicuramente, visto il giusto riferimento di Gian Luca (Mino) non nasce come tachi

- secondo Francesco accennava giustamente al fatto che tu puoi nel tempo accorciare quanto vuoi il sugata ma non puoi aggiungere acciaio al corpo della spada, cosi se continui a polire magari maldestramente rimane ben poco e la nihonto và a farsi benedire.

- terzo "very good condition" beh....neanche con il vecchio craxxiano "ottimismo della volontà" insomma.. è una affermazione quantomeno impavida, tra l'altro il venditore fa riferimento ad un piccolo horimono sullo shinogi che non si vede più.

Non terrei conto di ciò che dice il venditore che cita dati che si contradicono, insomma Pier scusa la brutalità, ma ormai ci sei abituato e questo ti fa apprezzare molto da questo forum (credo), la lama è molto stanca ma io la farei esaminare meglio da un professionista della politura, pittosto una domanda ai più esperti la lama nasce presumibilmente mumei o è una conseguenza dell'osuriage?

ciao ,

 

si ora sono abituato ma come già sai... bene pertanto voi che dite sulla eta? (sempre se è autentica io ho anche questo dubbio in verità)

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ps per Enrico

 

come diceva betadine come potremmo sapere se aveva o non aveva lo yokote?

 

io in verità avevo pesato che era stato eliminato.. pero.. io so poco di questi aspetti..

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ciao pier, quando una lama perde lo yokote così non è per l'uso.

e nemmeno imparando a memoria il nagayama in giapponese credo che si possa metter mano ad una lama in questo stato. e non solo per la.conoscenza del reperto che accenna betadine.

Ci vuole qualcuno che oltre a recuperare il più possibile piani e geometrie sia in grado di fare tutti i passaggi di togi a regola d'arte ed in pochi micron.

quoto pertanto di nuovo il post di Francesco.

 

se leggerai tra le righe capirai che in questo forum si disincentiva e si scoraggia in ogni modo la politura su vere nihonto da semplice autodidatta.

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ps per Enrico

 

come diceva betadine come potremmo sapere se aveva o non aveva lo yokote?

 

io in verità avevo pesato che era stato eliminato.. pero.. io so poco di questi aspetti..

come è già stato scritto lo tsukurikomi è con ogni probabilità uno shinogi zukuri. forma che prevede lo yokote.

 

la forma generale della lama fa escludere subito lo shobu zukuri con ko-shinogi in cui il monouchi ha decisamente una curvatura più armonica fino alla punta.

 

 

http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=9057

 

ecco perchè ho detto violentata da un treno: per volere eliminare lo yokote in una shinogi zukuri ce ne vuole...

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come è già stato scritto lo tsukurikomi è con ogni probabilità uno shinogi zukuri. forma che prevede lo yokote.

 

la forma generale della lama fa escludere subito lo shobu zukuri con ko-shinogi in cui il monouchi ha decisamente una curvatura più armonica fino alla punta.

 

 

http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=9057

 

ecco perchè ho detto violentata da un treno: per volere eliminare lo yokote in una shinogi zukuri ce ne vuole...

grazie Enrico , comprendo che lo yokote non si sia perso per l uso.. chiaramente per una cattiva politura magari fatta con una lima e carta abrasiva...

 

poi ti diro capisco che vogliate preservare le nihonto pertanto sconsigliate e dissuadete gli autodidatta...

ma non fare di un erba un fascio... il libro che ti citavo mi serve per comprendere quello che magari più si evidenza in una lama di un periodo piuttosto che in quella di un altro.. oppure dei segni distintivi come per esempio quello che hai citato tu poc'anzi.. non per studiare la teoria da mettere in pratica in campo di politura...

 

so riportare i piani , ho da dire anche che alcuni procedimenti su katana non originali non sono esattamente uguali nel senso che non danno lo stesso risultato, ma questo non c'entra con la manualità.. per fare esperienza io inizio sempre cosi , vedremo e ti diro come sarà il risultato ... (perdonami la presunzione ma questo è un dato di fatto per me ho fatte tante katana e tantō autoprodotti e non...) , pertanto come li faccio su una mia spada adesso lo rifaccio su un wakizashi violentato... non alterando ne di una virgola il processo..

 

certo, se presenta difetti come lesioni profonde o se la lama è sottile come un coltello da salmone.. ce poco da riportare... in tal caso ci sarebbe da restituire...( non credo pero che sia sottile a tal punto da non poterla lavorare) ...pertanto faro del mio meglio , ed è per questo che l ho comprata...

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pero se non arriva nemmeno possiamo vedere esattamente come ha perso le sue geometrie.. fondamentalmente in queste foto non si vede una mazza...

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... ma l'ipotesi che sia una lama "abbastanza recente" (2/300anni), forse anche ottenuta da un tachi spezzato, recuperando quello che era rimasto e per di più modificata da un allievo di un qualche fabbro maggiore, realizzando un lavoro quantomeno discutibile non vi sfiora nemmeno ??

 

Probabilmente con la lama in mano o con qualche fotografia meglio fatta, si potrà capire qualcosa di questa (forse) lama giapponese.

 

 

:confused:

 

 

p.s. una cosa che alla vista appare ulteriormente strana è quell'horimono. meglio chiamarlo incisione, che si vede dal nakago inciso sul lato ura, di forma rettangolosa..


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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...Paradossalmente, sarei quasi per propendere per l’originalità della lama in quanto sarebbe davvero un pessimo tarocco (segno dell'habaki senza habaki, nastro isolante sulla shirasaya, cancellazione dello hamon).

Propendo invece di più per il passaggio per le mani di un pirla...


 

月の道

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Si potrebbe azzardare di un pirla che avrebbe voluto correggere le malefatte di un pirla!

Anche io propendo per l'originalità della lama, non c'è ratio per qualcuno che violenta di proposito fino a quel punto una lama, non serve, per qualche centinaio di euro (spero). Piuttosto la teoria di Betadine sul tachi spezzato riconvertito in wakizashi non sarebbe per nulla peregrina.


Antonio Vincenzo

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Si potrebbe azzardare di un pirla che avrebbe voluto correggere le malefatte di un pirla!

Anche io propendo per l'originalità della lama, non c'è ratio per qualcuno che violenta di proposito fino a quel punto una lama, non serve, per qualche centinaio di euro (spero). Piuttosto la teoria di Betadine sul tachi spezzato riconvertito in wakizashi non sarebbe per nulla peregrina.

infatti concordo per questo l'ho comprato... :) poi il costo mi ha convinto.. non si tarocca una lama per non guadagnarci nulla...

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io non parlavo di "tarocco" nel senso di "malfattore" ... più nel senso di "mal fatto"

 

(poi se in japan o in spagna, 300anni fa da un qualche avo con un pezzo di tachi o maldestramente realizzato con nanban tetsu ... questo è un altro discorso)

Sul maldesto togi, per come la vedo io . . .

visto il risultato l'avrei quantomeno uniformato continuando a "molare" e non avrei lasciato segni sparsi qua e là.


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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La teoria del tachi spezzato è quella del venditore, ed è pure la teoria più frequentemente utilizzata per conferire più fascino e mistero ad un oggetto che, altrimenti, nell'ambito dello studio della spada non avrebbe senso acquistare.

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Grazie GianLuca,

 

non mi ero soffermato sulla (..) descrizione del venditore, che tra dice anche che sarebbe un cimelio riportato dalla WWII ...

 

 

(alla faccia del fascino: sto lì ho combattuto per il mio paese contro i giap, ne faccio razzia, ma siccome son caporale e non sergente, non posso prendermi una lama sana, e mi accontento di una di quelle tagliate , però è una bizen....probabilmente. . . e poi mi diletto nel "sistemarla") acciderbolina...

Vabbè . . . a questo punto debbo dar ragione a Pier, va bene per "uno studio sulla metallurgia" e provare a veder cosa ne esce.


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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in realtà no. non sai mai cosa potrebbe uscirne se non la dai nelle giuste mani. in compenso puoi rovinarla per sempre...

 

ricordiamoci che la proprietà è temporanea.

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Grazie GianLuca,

 

non mi ero soffermato sulla (..) descrizione del venditore, che tra dice anche che sarebbe un cimelio riportato dalla WWII ...

 

 

(alla faccia del fascino: sto lì ho combattuto per il mio paese contro i giap, ne faccio razzia, ma siccome son caporale e non sergente, non posso prendermi una lama sana, e mi accontento di una di quelle tagliate , però è una bizen....probabilmente. . . e poi mi diletto nel "sistemarla") acciderbolina...

Vabbè . . . a questo punto debbo dar ragione a Pier, va bene per "uno studio sulla metallurgia" e provare a veder cosa ne esce.

 

e in effetti se fosse autentica sarebbe un peccato rovinarla.. pero da qualche parte si deve iniziare... come per i farmaci.. si inizia sui volontari... (sempre esseri umani sono....)

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in realtà no. non sai mai cosa potrebbe uscirne se non la dai nelle giuste mani. in compenso puoi rovinarla per sempre...

 

ricordiamoci che la proprietà è temporanea.

sono anche d'accordo con te enrico ... ma chi non risica non rosica .. si dice al paese mio... e anche N.Bonaparte diceva che gli audaci vincono la guerra... poi si perde anche ma ne vale la pena rischiare...

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tutto è temporaneo e forse hai anche ragione, ma chi l'avrebbe acquistata (anche se a poco prezzo..)

 

Sarebbe rimasta li, con i suoi difetti e il suo non certo bell'aspetto.

Certo il venditore forse non ha compreso cosa aveva per le mani, ma forse no

... forse l'ha fatta vedere a qualcuno ... o forse conosce bene la "sua" storia.

 

Certo è, e qui concordo con te/voi, che una volta ricevuta la lama, consiglierei di farla prima vedere a qualcuno (anche in Spagna ci sono di sicuro estimatori e studiosi) ¿ hai visto mai che la sorte riservi una qualche sorpresa ?

 

 

 

 

 

 

Pier ..... ricorda "la lentezza" nel prender decisioni. probalilmente anche N.B. prima di andar per guerre si sarà confrontato con qualcuno dei suoi uff..


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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tutto è temporaneo e forse hai anche ragione, ma chi l'avrebbe acquistata (anche se a poco prezzo..)

 

Sarebbe rimasta li, con i suoi difetti e il suo non certo bell'aspetto.

Certo il venditore forse non ha compreso cosa aveva per le mani, ma forse no

... forse l'ha fatta vedere a qualcuno ... o forse conosce bene la "sua" storia.

 

Certo è, e qui concordo con te/voi, che una volta ricevuta la lama, consiglierei di farla prima vedere a qualcuno (anche in Spagna ci sono di sicuro estimatori e studiosi) ¿ hai visto mai che la sorte riservi una qualche sorpresa ?

 

 

 

 

 

 

Pier ..... ricorda "la lentezza" nel prender decisioni. probalilmente anche N.B. prima di andar per guerre si sarà confrontato con qualcuno dei suoi uff..

certo che c'e ! è un mio caro amico vostro socio tra l'altro! lui mi consigliera su questi aspetti di cui stiamo dibattendo!!

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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