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Simone Di Franco

Shogun
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Contenuti inseriti da Simone Di Franco

  1. Se guardi la discussione che ti ha linkato Renato ti puoi fare un idea più precisa. Potrebbe trattarsi di un hamamono, degli oggetti antichi ma creati come souvenir, non come vere spade, che venivano venduti agli europei a Yokohama. Le lame quindi non sono praticamente mai di pregio ma semplici lame di ferro non forgiato. Ci possono essere oggetti di questo tipo di discreto valore artistico per quanto riguarda le finiture e il materiale se si tratta di avorio, ma più spesso sono fatti con vari tipi di osso. Ovviamente poi i cinesi hanno pensato bene di creare imitazioni scadenti anche di questi oggetti. La tua lama sicuramente non è forgiata e non è di valore, anche la lavorazione del fodero non è delle più elaborate, tuttavia è un oggetto che potrebbe avere la sua storia e se tuo nonno la ha portata dal Giappone ha tutto il suo perchè. Cerca sul forum hamamono e potrai vedere altre immagini e farti la tua opinione
  2. Grazie dei complimenti e benvenuto, partecipa anche tu e il materiale continuerà a crescere!
  3. Simone Di Franco

    Shinsengumi

    Appena riesco vedo di scansionare qualcosa, anzi meglio, ve lo traduco, dovrebbero essere due pagine.
  4. Simone Di Franco

    Shinsengumi

    Su "the japanese sword as tought by the experts" c'è la leggenda in appendice
  5. Dall'ultima foto l'hamon sembra risicato, in certi punti sembra addirittura interrotto e comunque le condizioni generali non sono molto buone. Comunque sia se queste sono le migliori foto che il venditore riesce a mandarti, non comprare da lui.
  6. Simone Di Franco

    primo wakizashi

    Ancora complimenti, dimostri una buona manualità e il tuo lavoro sta restiuendo dignità a questa lama. Comunque sono sicuro che, visto che il talento manuale c'è, con un pò più di conoscenza delle tecniche tradizionali e un pò più di "precisione giapponese" potresti fare davvero degli ottimi restauri. Anche sulla laccatura informati bene, usare l'urushi non è facile
  7. Simone Di Franco

    Okiya y Geisha

    Di prostitute ce ne erano interi quartieri ai tempi in Giappone, le Geishe invece erano in proporzione pochissime. Questo proprio perchè erano artiste, musiciste, ballerine, maestre di tradizione e di tutti quei -do che caratterizzano la cultura antica Giapponese. Poi per carità, con i loro clienti magari ci andavano anche a letto, ma non è quello che veniva loro pagato, quanto piuttosto una compagnia di classe e gusto e la possibilità di apprezzare la loro arte.
  8. Questa per le zucche è il massimo! http://www.amazon.it/Coltello-anguria-Victorinox-Watermelon-Knife/dp/B000931DR2
  9. Simone Di Franco

    Okiya y Geisha

    Grazie della segnalazione, le geisha sono un altro di quei fenomeni culturali giapponesi che , forse proprio come le spade, non verranno mai compresi fino in fondo dagli occidentali. Titolo ok
  10. mi dispiace di non essere riuscito... Vi faccio due telefonate così mi raccontate ;)
  11. Simone Di Franco

    primo wakizashi

    Purtroppo questa lama è molto difficile da valutare così, In lame in medio stato di ossidazione come la tua, distinguere la tempra da un hataraki o da un punto di ossido o da un punto di ruggine o da una apertura o da un altro difetto è estremamente difficile. Soprattutto è fuorviante, rischiamo di ipotizzare cose sbagliate. I kantei andrebbero sempre fatti su lame polite perchè l'ossidazione cambia radicalmente la apparenza dell'acciaio. Ad esempio quello che fai vedere nell'ultima foto potrebbe essere un tratto di O-hada che è effettivamente un tratto distintivo della scuola Soshu, però non vedo altri effetti come il nie spesso, sunagashi e altre particolarità che lo confermerebbero. Non ci sono oppure sono solo nascosti? Oppure la lama è stanca e quella non è hada ma solo un apertura dell'acciaio? Sono domande a cui può rispondere solo un esperto che si è fatto l'occhio esaminadola per bene dal vivo. Cmq considera che se la lama è stanca certe caratteristiche si perdono e basta e non si può più essere certi di nulla.
  12. Purtroppo non ha nulla della spada giapponese nè della seconda guerra mondiale. Però puoi partecipare anche tu alla nostra collezione di scheletri nell'armadio : http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=4461
  13. Io avrei voluto venire con il carretto di Itto Ogami e le naginata nascoste nei corrimano, ma purtroppo la giustizia mi chiama e mi sa che non ci sarò... vi faccio sapere meglio in questi giorni.
  14. Simone Di Franco

    primo wakizashi

    Dalle tue foto effettivamente la lama appare meglio, ma comunque mi rimangono gli stessi dubbi di prima. Dello tsuka intanto complimenti per la manualità se questa è la prima volta. In realtà gli tsuka più diffusi non sono in seta ma proprio in cotone. Il materiale è poi trattato con cera e a volte anche resina di pino. Nella tecnica mi pare che tu non abbia usato gli ishigami, che invece sono una parte fondamentale per rendere l'ito più consistente e dalla estetica più piena e regolare. Ti consiglio di cercare su amazon il libro the art of tsukamaki, un testo di riferimento in lingua inglese, con qualche nozione in più hai la stoffa per fare un bel lavoro. Degli habaki puoi trovare qualcosa su craft of the japanese sword e art of the japanese sword, ma anche alcuni work in progress qui sul forum.
  15. Secondo me è una lama notevolissima. Nello stile e nella realizzazione, racchiude la summa della esperienza dello shodai che ha indirizzato in seguito tutta la scuola. Poi è una lama con saidan mei, il che significa che già ai tempi era ritenuta un opera di rilievo che doveva esser messa alla prova. Infine lo stato di conservazione sembra eccellente. E' questo secondo me che rende questa lama particolarmente di valore, di Hizen To ce ne sono molte, molti autori e molti stili più o meno diversi. Ma questa lama essendo un capolavoro dello shodai al massimo della sua esperienza, è una capostipite, un riferimento assoluto dello stile della scuola.
  16. Come vedi dal vivo il nakago? ritieni che effettivamente possa essere di una lama koto?
  17. prova a cercare Hamamono sul forum e vedrai che troverai molte informazioni su questo tipo di oggetti che spesso ci è capitato di vedere. Le lame normalmente sono sempre di scarsa qualità, ma comunque l'oggetto in sè ha un certo valore storico e collezionistico.
  18. bhè... il pneumatico non è molto tradizionale :))
  19. Simone Di Franco

    Buona Pasqua

    Auguri in ritardo!!
  20. Grazie della segnalazione rob! Anche per avermi fatto scoprire Marostica, una bellissima cità di cui non conoscevo l'esistenza
  21. Grazie te-do, hai perfettamente ragione e come al solito i tuoi appunti sono illuminanti. Spesso ci dimentichiamo che il nostro modo di vedere e comprendere le cose è completamente diverso da quello orientale.

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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