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GianC.B.

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Contenuti inseriti da GianC.B.

  1. Idricus, innanzitutto, benvenuto. riguardo al resto concordo con Mauri e Paolo, lama e certificato sono imitazioni. mi permetto una precisazione su quanto mi pare trasparire da quanto hai scritto: nihonto non significa lama antica, ma semplicemente spada giapponese(nihon+ to), la maggiore o minore antichità è definita in altri modi. in "soldoni" una lama può essere moderna ma essere comunque una nihonto(in questo caso si parlerà, nel dettaglio, di shinsakuto, cioè "spada contemporanea"). G.
  2. GianC.B.

    Nihonto con horimono

    Paolo, è splendida anche quest'ultima!!
  3. GianC.B.

    Nihonto con horimono

    bellissima anche l'ultima! G.
  4. GianC.B.

    Sanmai tsuba

    bellissimo topic, molto interessante, grazie!!!!! G.
  5. Francesco, non è mai facile dare una datazione di una lama di cui non si può esaminare il nakago con le sue caratteristiche(anche perchè, ad esempio, è stato ritoccato...) ma, nel caso specifico, quello che mi fa pensare ad una lama più recente è la forma della lama in se(a prescindere dalla spuntatura), la lunghezza(era probabilmente in origine un wakizashi di circa 34-35cm se ho letto bene le misure), la presenza e il tipo di sori, il tipo di tempra e la qualità generale che mi fanno pensare invece al tardi muromachi, piuttosto, pur conscio del fatto che una lama così è quasi impossibile da datare se non si è prima stabilito quanto sia stata modificata. G.
  6. concordo con Simone. inoltre la lama ha certamente subito una risagomatura del kissaki. inoltre non vedo nulla che mi faccia pensare al kamakura, questa lama è, imho, decisamente più recente. il nakago è stato pesantemente modificato se non addirittura sostituito e modificato. la forma del nakago non è per nulla aggraziata(come rilevato da G.Luca) e ci sono diverse "indecisioni" che mi fanno propendere per il pastrocchio pesante. la superficie e la patina del nakago non sembrano del tutto naturali... ma sarebbero da verificare di persona. in definitiva, imho, una lama da evitare come la peste.
  7. GianC.B.

    Togi Nagamaki Naoshi

    Massimo, forse mi sono perso io qualche passaggio, ma non ho capito a chi ritieni che questa lama sia attribuibile. grazie. G.
  8. GianC.B.

    La mia prima Tsuba

    notevole. mi piace molto.
  9. GianC.B.

    Tornando dal Giappone

    comunque la naginata è una gran bella lama. e anche la politura non scherza per nulla! peccato per il vetro davanti, ma le foto non sono così malaccio. G.
  10. GianC.B.

    La mia prima Tsuba

    innanzitutto complimenti per il tuo acquisto, a prescindere da ogni altra considerazione, se a te piace, va bene così. una precisazione: "saku" è l'equivalente del nostro "FECIT", non è un nome ne un titolo.il saku può essere presente o no, non aggiunge nulla alle informazioni in nostro possesso. sul resto non saprei dire, non conosco il mondo dei tosogu e le scuole.
  11. GianC.B.

    presentazione

    benvenuto! G.
  12. eh, vabbè... ma questi sono colpi bassi.
  13. GianC.B.

    Tornando dal Giappone

    Simone non mi pare di aver mai consigliato di prendere i fori come punto di riferimento principale. tra l'altro, studiando accuratamente il nakago spesso è anche possibile stabilire se, e in quale misura siano stati modificati. ma quando i sospetti siano dati da molti particolari contrastanti anche i fori acquistano un certo peso.
  14. GianC.B.

    Tornando dal Giappone

    sì, è interessante, sopratutto perchè non è proprio coincidente con quanto riportano i sacri testi. però bisogna tenere conto che all'epoca certe caratteristiche non erano ancora proprio "stabili" all'interno della produzione di un preciso spadaio, come fu invece in seguito(ad es. tutte le Tadahiro con lo yasurime kiri). In ogni caso lo yasurime largo, incrociato e "invertito" si trova occasionalmente, anche se non frequentemente, nelle lame prodotte nel '500 nella provincia di Mino, specialmente nell'ambito delle scuole di Seki(Kanefusa). G.
  15. GianC.B.

    Tornando dal Giappone

    ciao Leonardo, il koshirae è un bellissimo handachi nello stile di Higo, gran bella qualità, bello il sageo e lo tsukaito in pelle abbinati. anche la laccatura "ruvida"(o così sembra) è un gran lavoro. il foro è corretto per il tardo(issimo) '500. i fori sono un punto da tenere sempre in grandissima considerazione, anche se vanno contestualizzati, sono indizi, non certo l'unico punto da guardare durante l'esame di un nakago. nella lama in oggetto il foro ha un briciolo di bordo, ma è giusto così, perchè nel suo contesto, nakago, yasurime, firma, patina ecc sono in questo caso concordanti. --- G.
  16. GianC.B.

    Tornando dal Giappone

    la naginata è firmata "Wakasa no kami Fujiwara Ujifusa"[若狭守藤原氏房]. il lavoro è quindi databile, grossomodo, al periodo 1570-90. la scuola d'origine è "Seki Kanefusa" anche se questo spadaio si trasferì in seguito ad Owari. su molti libri è detto che fosse uno degli spadai al servizio di Oda Nobunaga. hai foto migliori della prima lama? ]
  17. GianC.B.

    piccolo quiz

    esatto, Hizen è molto di più di una mera copia di Yamashiro. nella lama che ho postato inizialmente la tradizione Yamashiro è molto forte e visibile, ma a molti è saltato agli occhi che si trattasse di un qualcosa di diverso, di forse più complesso. Tadayoshi ha fortemente influenzato la storia della spada giapponese, non solo per il suo legame con Umetada Myoju ma proprio nella creazione di uno stile che fosse la "sublimazione" di quanto era avvenuto prima, gli esempi si sprecano, ma aveva già, ad esempio, compreso, come hai detto tu, forse in maniera più casuale che non propriamente scientifica, la funzione degli ashi lunghi, ripresi dalla tradizione di Bizen. anche se la maggior parte delle lame di Tadayoshi è in suguha(o basato sul suguha) ne esistono anche esempi con hamon choji o gunome, sempre però caratterizzati da lunghi ashi. ecco una lama di Tadayoshi, databile al 1605 circa. una considerazione curiosa è che le generazioni che hanno prodotto le lame qualitativamente migliori sono quelle direttamente legate al grande Tadayoshi I°, Omi Daijio Tadahiro e Mutsu no kami Tadayoshi, quasi che la genialità del maestro fosse passata nel figlio e nel nipote. per comprendere appieno quanto il "fenomeno" Tadayoshi fu "esplosivo" all'epoca è interessante notare che erano le lame "contemporanee" più ricercate dai vari Daimyo... G.
  18. GianC.B.

    piccolo quiz

    esatto! ma mi leggi nel pensiero? è proprio quello il punto cui volevo arrivare. le caratteristiche dell'hamon non sono scelte estetiche(lo diventeranno con i cd hamon "pittoreschi" del medio periodo Edo, mt Fuji, ecc) ma la conseguenza del modo di forgiare, non solo nelle caratteristiche "visibili"(ad es. un acciaio più duro cristallizza diversamente e con tempre differenti) ma proprio nella struttura e caratteristiche della lama post tempra. anche il fatto che molte lame antiche di certe scuole siano sopravvissute, in % molto maggiori rispetto a quelle di altre è proprio legato alle loro caratteristiche e a quella che potremmo definire, in maniera barbara, la loro "capacità di sopportazione del tempo", non so se mi spiego. riguardo al discorso hada quello che voglio dire è che un conto è il tipo di hada di base(mokume, itame, ecc) ed un conto è la compattezza del tessuto. le due cose non vanno di pari passo. il fatto che con la "stanchezza" della lama l'hada tenda ad aprirsi ad o-hada non significa che due lame nuove, di uguale compattezza(parlando di tessuto) non possano avere due hada di tipo differente(poniamo un caso limite, un o-mokume ed un mokume normale o fine). è più chiaro così?
  19. GianC.B.

    piccolo quiz

    certo, proprio di una Hizen-to si tratta. la lama è firmata Hizen kuni Tadayoshi. il grande Hashimoto Shinsaemonjo è sempre difficilmente inquadrabile, durante la sua carriera ha prodotto un po' di tutto, dal sugu-ha al gunome choji, forgiando nello stile Yamashiro(come in questo caso) o con un suo stile personale frutto degli studi con Umetada Myoju. per quanto riguarda la hada, quella di questa lama è decisamente compatta(o perlomeno lo sembra dalla foto), un o-mokume non è necessariamente un hada più aperta di un ko-mokume, compattezza e tipo di hada sono due cose differenti, anche se la seconda sembra visivamente più compatta della prima. in ogni caso questa lama è forse ancora leggermente precedente allo sviluppo della "konuka hada" tipica della scuola Tadayoshi, anche se a me sembra di notarne già i presupposti. un particolare a cui facevo riferimento in uno dei primi suggerimenti è che questa lama sembra compatta nonostante il kasane non enorme. questa è già una caratteristica delle Hizen-to. comunque sia, il quiz aveva un motivo ben preciso, fare da introduzione ad alcune riflessioni: - in alcuni casi il confine tra koto e shinto è piuttosto labile - certe tradizioni hanno influito pesantemente sulla storia della spada giapponese, spesso molto più di quanto non sembri. - certi stili shinto(la Hizen è più di una semplice scuola) hanno avuto uno sviluppo estremamente complesso, rappresentano in un certo senso il picco degli stili d'origine. - alcuni forgiatori, geniali o come volete chiamarli, sono difficilmente inquadrabili e definibili. -ecc ecc
  20. eh già! la vera ciliegina sulla torta! G.
  21. se però la tua maschera non fa anche da katana kake non c'è confronto, mi spiace. G.
  22. GianC.B.

    piccolo quiz

    Simone, quello che dici è corretto in linea di massima, ma ci sono comunque delle differenze tra Yamato e Yamashiro, a parità di "descrizione", proprio nella qualità dell'hamon, è difficile da spiegare senza esempi visti di persona, e comunque le generalizzazioni non aiutano nessuno, i casi vanno valutati sempre singolarmente. tornando al quiz, è giusto il ragionamento che fai ma non la soluzione a cui arrivi, se posso permettermi, molto più complessa di quanto non sia, in effetti, la realtà... comunque sì, la scuola da cui proviene la lama in oggetto non è situata nella provincia di Yamashiro ma molto molto più a sud-ovest(aiutone enorme). cominciando a svelare la risposta vi indico la data di questa lama: "Keicho roku-nen hachi gatsu-hi", quindi 8° mese del 1603.
  23. sono senza parole. e fondamentalmente è un bene... G. ps. comunque per quel prezzo è un affarone! una schifezza del genere potrebbe persino avere un valore collezionistico.

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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